Preoccupante tematica di questi giorni è l’allerta globale circa l’epidemia della malattia da Virus Ebola scoppiata recentemente in Africa occidentale.
Molti i siti, blog e le testate giornalistiche che riportano la notizia, menzionando parte delle dichiarazioni rilasciate dal dottor Keiji Fukuda, vice direttore generale per la sicurezza sanitaria del WHO (World Health Organization tradotto OMS: Organizzazione mondiale della sanità).
“Questo è uno dei focolai più difficili di Ebola che abbiamo mai affrontato – ha dichiarato Fukuda durante una conferenza stampa tenutasi a Ginevra lo scorso 8 aprile.
La difficoltà, secondo Fukuda, sta nell’alto tasso di mortalità che la malattia comporta, che arriva a sfiorare il 90%, nonché la vasta dispersione geografica dei casi di contagio.
Tuttavia, come riportato nella trascrizione della conferenza stampa, disponibile in formato pdf cliccando QUI, il vice direttore precisa:
“È un’infezione che può essere controllata… Questo è un virus che si trasmette attraverso i fluidi corporei o attraverso uno stretto contatto con una persona infetta. Se le persone riescono a prendere le giuste precauzioni, la trasmissione dell’infezione può essere interrotta, abbassando così il rischio di contagio. Ciò significa che i focolai possono essere fermati”.
Ecco i numeri dell’allerta Ebola, soggetti chiaramente a variazioni, aggiornati in data 11 aprile 2014 sul portale dell’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control):
- Guinea: 158 i casi segnalati come clinicamente compatibili all’EVD, 101 i decessi ufficiali;
- Liberia: 12 decessi e 25 casi segnalati;
- Mali: 6 casi sospetti;
- Sierra Leone: 2 casi sospetti scartati dopo esser risultati positivi alla febbre di lassa.
Cliccare QUI per gli aggiornamenti forniti sul sito del WHO.
L’informativa di tale epidemia, spesso poco corretta o travisata nei fatti, sta alimentando il clima di tensione e paura circa un possibile, ma alquanto remoto, contagio a livello mondiale.
A tal proposito, negli ultimi giorni, sul web non sono mancati i procurati allarmi da parte di chi sembra voler, intenzionalmente o meno, ingigantire il problema.
In particolar modo, nel nostro paese si è da poco diffusa la notizia di una circolare “segreta” emessa dal Ministero della Salute il 4 aprile scorso e “non diffusa” al pubblico.
Il “misterioso” documento è stato poi definito “un’allerta per il virus Ebola” che lo stesso Ministero avrebbe inviato all’Enac, alla Farnesina, alla Croce Rossa Italiana, a tutte le regioni e al Ministero della Difesa.
In realtà, la nota n° 0009671-04/04/2014-DGPRE-COD_UO-P è attualmente DISPONIBILE sul sito del Ministero della Salute, accessibile, visibile e scaricabile, in formato pdf, per chiunque.
Cliccando sulla home page del portale ministeriale la news titolata “Virus Ebola, nessun rischio per l’Italia” si ha accesso all’ultimo comunicato ufficiale aggiornato al 14 aprile 2014; in calce ad esso, è possibile trovare proprio la nota “segreta” datata 4 aprile 2014.
È dunque confermato, e mai tenuto segreto, il rafforzamento in via del tutto cautelativa delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali, un’azione dovuta per la tutela dei cittadini.
In ultimo, è lo stesso Ministero, attraverso l’ultimo comunicato stampa pubblicato, a respingere ogni accusa di presunta segretezza o scarsa comunicazione:
“In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da Virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che:
il Ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella Sezione del Portale del Ministero della Salute ‘Eventi Epidemici all’estero’”.
Quindi, per eventuali e futuri aggiornamenti, ora sapete dove cercare!
Tutte confrontare tutte le fonti e le foto qui menzionate, cliccare QUI.