Quando si parla di fotografia la domanda che nell’era digitale sorge spontanea è “Hai Instagram?”
Perché se non ci si è scaricati Instagram che cosa si fanno a fare foto?
L’app ormai famosa in tutto il mondo (che, dati wikipedia alla mano, acquisisce centinaia di milioni di utenti attivi ogni mese) è un programma per smartphone che consente al possessore di applicare filtri, e condividere le proprie immagini in una community per sole immagini e poche parole (si possono solo aggiungere hashtag per renderle più facilmente ricercabili in rete).
L’app in questione ha delle proprie regole di comportamento, come è normale e giusto che sia, e chiunque carica foto deve rispettarle.
Lo sa bene Courtney Adamo, una donna di New York, che si è vista bannare la foto della sua figlioletta da Instagram con la seguente giustificazione: «L’immagine è stata rimossa perchè il suo contenuto è “eccessivamente intima” ».
Alla signora Adamo era arrivata una mail con queste parole dopo che aveva pubblicato in rete una foto della sua bambina.
Certo si dirà, chi pubblicasse foto “eccessive” di minori, su un sito per giunta accessibile a tutti come Instagram, deve essere subito bannato.
Peccato però, che i computer non sono poi questi mostri di intelligenza, o per lo meno di elasticità (e voglio sperare che siano stati solo i computer a generare questa censura).
La foto in questione è stata considerata “eccessiva” perché la figlia della signora Adamo, una bambina di poco più di un anno, è stata ritratta in giardino, con un costumino e una canottierina tirata un po’ su, dalla quale si vede una porzione del petto.
La community vieta fotografie a torso nudo, e quello della bambina lo era, e a niente sono servite le proteste della mamma, e di tanti internauti, che ha proclamato innocente la foto della piccola e non avrebbe mai pensato di “infastidire” nessuno con queste immagini.
L’account di Courtney Adamo è stato rimosso, e ripristinato solo dopo qualche giorno, ma senza la foto della figlia.
Alle proteste Instagram avrebbe così risposto: «È difficile trovare un equilibrio tra la libertà di espressione dei nostri utenti e la tutela dell’immagine dei bambini o la diffusione di materiale “a rischio” ».
De gustibus….
Fonte: www.independent.co.uk