I cigni sono davvero animali bellissimi e maestosi, sono il simbolo, per antonomasia, dell’eleganza e della grazia.
Spesso basta la loro presenza per rendere magico uno specchio d’acqua e farlo diventare speciale. Un lago, uno stagno, assumono subito un significato diverso se sono abitati da queste creature un po’ fatate.
Il loro lungo collo è diventato sinonimo di raffinatezza e armoniosità.
Il cigno è un uccello acquatico a tutti gli effetti e, dalla tarda primavera, è possibile anche assistere allo spettacolo dolcissimo di tanti piccoli che seguono in gruppo mamma e papà; peraltro i cigni sono animali monogami, le coppie rimangono unite tutta la vita.
Il fatto che questi animali siano anche propensi a frequentare le rive dove passeggiano le persone, ha spesso portato alla scorrettissima e pericolosa pratica di dar loro del cibo.
Soprattutto quando ci sono dei bambini, molti genitori, in buona fede, si divertono a far dar da mangiare ai cigni del pane secco che, secondo una tradizione del tutto sbagliata, sarebbe adatto all’alimentazione dei nostri leggiadri amici pennuti.
Niente di più sbagliato!
Diffondiamo infatti l’informazione corretta che i cigni sono uccelli essenzialmente erbivori, che si cibano di piante acquatiche che prendono con il becco, grazie al loro lungo collo, dal fondo dell’acqua. Quando salgono sulla riva si cibano anche di foglie, semi e varie erbe.
La loro alimentazione non dovrebbe comprendere assolutamente il pane anche se di fatto ne sono ghiotti. Offrir loro questo alimento comporterebbe conseguenze estremamente negative e nefaste per gli inconsapevoli animali.
In primis li si rende dipendenti dall’uomo, disabituandoli, di fatto, a reperire il cibo in modo autonomo come la natura gli offre ampiamente; in secondo luogo, soprattutto gli esemplari più giovani, possono diventarne talmente ghiotti da minare il metabolismo, assumere un peso eccessivo che sovraccarica le zampe ancora in via di sviluppo e creare non pochi problemi di deambulazione.
Analogamente, sono stati riscontrati anche parecchi problemi di crescita deforme del piumaggio in formazione, soprattutto a seguito dell’ingestione di farine bianche.
Nella peggiore ma non rara ipotesi, soprattutto con i piccoli di cigno, il pane si gonfia nello stomaco fino a scoppiare e a causarne la morte. Così, solo a Laveno, ad esempio, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese, nei giorni scorsi, sono morti 3 dei cinque pulcini appena nati da una coppia da tempo residente sul lungolago.
I cartelli spesso sono presenti ma sono insufficienti numericamente, posizionati male o non letti con attenzione.
Se vedete qualcuno che da’ da mangiare ai cigni avvertitelo di questa errata informazione, ne va veramente della sopravvivenza degli esemplari.
Se proprio si vuol dare loro da mangiare, potete preparare delle foglie di lattuga sminuzzate, patate lessate o crude ma sempre triturate, riso bollito scondito, mais spezzettato, legumi lessati, carote lessate o crude spezzettate.
Fonti: Lipu, Wikipedia, Amici di Laveno Mombello e Lago Maggiore