Una tragedia che mai nessuno vorrebbe raccontare quella accaduta l’altro ieri in Emilia Romagna e riportata per sommi capi dall’agenzia stampa Ansa alcune ore fa.
Più dettagliato invece il racconto fornito sul portale de “La Nuova Ferrara” che, nelle prime righe, descrive il surreale scenario che purtroppo racconta la prematura fine di una bambina di soli 6 anni e di sua madre prossima a compierne 40.
“Un rettilineo quasi deserto per la giornata festiva, un’utilitaria grigia con la parte posteriore intatta e il muso distrutto, il tronco massiccio di un platano appena scalfito dall’impatto. Parla per immagini, con un quadro irrealmente silenzioso, la tragedia sconfinata di T. L. e della sua bambina. In quell’abitacolo coperto da un telo bianco, dorme per sempre L. G., sei anni, morta pochi minuti dopo lo schianto. La sua mamma, 40 anni da compiere il 16 luglio, è sopravvissuta solo il tempo di arrivare all’ospedale di Cona, e finché ha avuto voce ha chiesto se le sue bambine stavano bene. L’unica a uscire viva dai rottami dell’auto è stata la sorellina minore, di appena quattro anni, portata d’urgenza a Cona con l’eliambulanza e ora ricoverata in Rianimazione”.
La tragedia si è consumata nel ferrarese, tra i comuni di Quartesana e Masi Torello, lungo via Comacchio, una strada rettilinea che, data l’ora (erano da poco passate le 3 del pomeriggio – ndr) risultava essere quasi deserta.
Alessandra Mura, redattrice del sopra citato articolo, racconta che entrambe le bambine, al momento dell’impatto, erano collocate nei sedili posteriori: la più piccola nel seggiolino, la maggiore munita di cintura di sicurezza, una protezione che purtroppo non le ha salvato la vita.
La polizia municipale sta ora cercando di ricostruire la dinamica e le cause che hanno determinato l’incidente mentre si attende l’autopsia sulle salme di madre e figlia.
Fonte foto: Il Resto del Carlino