Quando Rotem Elnatan aveva 2 anni, un fisioterapist disse a sua madre Debby una cosa sconcertante: “Rotem non sa cosa siano le sue gambe. Non ha coscienza di esse”.
Rotem, che oggi ha 19 anni è nato affetto da paralisi cerebrale, una condizione che interessa il cervello e il sistema nervoso e impedisce il movimento del corpo.
I terapisti di allora non tentavano di incoraggiare alcun movimento di Rotem, preoccupati che questo avrebbe peggiorato la sua già delicata situazione con spasmi muscolari e rigidictà.
Ma la madre Debby, dopo aver pianto per due settimane, non si arrese all’idea che il figlio non avrebbe mai camminato.
“Capii che Rotem non poteva restare seduto su una sedia a rotelle. Disobbediendo ai consigli dei terapisti cominciai a cercare di farlo camminare tenendolo da dietro” racconta Debby, israeliana, in un’intervista al Today.
Cominciò dunque a tenere il figlio in piedi, aiutandolo a camminare aiutandolo per le braccia.
Ma Debby voleva qualcosa di più che stare chinata con la schiena in pezzi.
“Volevo stare dritta, camminando a fianco a lui mentre esplorava il mondo”. Così legò le loro gambe insieme e con un elastico gli cinse le braccia per tenere il bambino dritto, infine mise a punto una sorta di calzature che aiutarono Rotem nel passo. E infatti Rotem cominciò a camminare.
Tre passi, e poi a terra.
Ma Elnatan, che di mestiere è musico-terapista, sapeva bene che l’allenamento era l’unica cosa che avrebbe pagato.
Alla fine di quell’anno Rotem camminava per due ore di seguito, incredibile, per un bambino con paralisi cerebrale.
Durante le successive passeggiate, sempre più lunghe, fino a parchi e ristoranti, Debby ha sempre migliorato questo sitema che consentiva di far camminare il figlio, e infatti Rotem riuscì a camminare imbrigliato alle gambe della madre fino all’età di 7 anni.
Nel 2012 la determinazione di Debby varcò il confine del suo paese e arrivò in Irlanda del Nord, dove un’azienda specializzata in ausili per disabili decise di produrre in scala industriale questo ritrovato creato dalla donna.
E infatti, dopo due anni di progettazione dal prossimo 7 aprile tutti coloro che volessero provare questo ausilio potranno acquistarlo on line.
L’ausilio si chiama Upsee, è dotato di una sorta di gilet con schienale da posizionare sul tronco del bambino e di una serie di fasce e fettucce che consentono al bambino in piedi di essere assicurato sia alle gambe che ai piedi di un adulto.
I passi dell’adulto guidano i movimenti del bambino, che acquisisce così conoscenza delle proprie parti, altrimenti inutilizzate e “dimenticate” dal cervello, proprio come accadeva a Rotem prima dell’invenzione della sua geniale mamma.
Questo significa che anche tanti altri bambini potranno stare in piedi e potranno beneficiare di questo magnifico ausilio.
Il video qui sotto mostra Upsee indosso ad un bimbo, chi volesse maggiori informazioni può visionare direttamente il sito del produttore www.fireflyfriends.com
fonte: http://www.today.com/moms/moms-harness-invention-gives-kids-chance-walk-2D79441383