Vestito a quadri rosso e bianco, enormi guantoni bianchi ed inconfondibili orecchie nere…
… avete riconosciuto questa piccola Minnie dallo sguardo così intenso?
Un’immagine così lontana dalla vita di eccessi che l’ha lentamente e prematuramente consumata, un’immagine che evoca dolcezza, spensieratezza e felicità che tanto si scontra con la realtà di un’esistenza spezzata.
Stiamo parlando della celebre cantante soul Amy Winehouse.
Nata il 14 settembre del 1983, Amy Jade Winehouse fonda la sua prima band a soli 10 anni, i Sweet ‘n’ Sour, mentre mostra il suo lato ribelle a 13 quando, a causa di un piercing al naso e del suo scarso rendimento scolastico, viene espulsa dalla Sylvia Young Theatre School, istituto che frequentava da appena un anno.
A soli 19 anni, nel 2002, firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta Island/Universal; il 20 ottobre del 2003 debutta con l’album “Frank”.
Il vero successo, una fama di livello mondiale, arriva 3 anni dopo, grazie all’album “Back to Black” e al primo singolo estratto “Rehab” che diventa un vero e proprio tormentone.
Seppur ricordata soprattutto per la sua straordinaria voce, Amy Winehouse è divenuta celebre anche per i suoi “eccessi” di droga, alcol e disturbi alimentari, problemi che, si presuppone, abbiano non poco influito sulla sua prematura scomparsa.
Era il 23 luglio del 2011 quando, poco prima delle 16:00, il corpo esanime della cantante veniva ritrovato nella camera da letto della sua casa situata a Camden Square, Londra.
Né l’autopsia né un accurato esame tossicologico hanno appurato con certezza le cause del decesso, solo ipotesi legate alla bulimia o all’eccesso di alcol.
Un’immagine che, guardando la foto della sua infanzia, sembra davvero così lontana…