Del Grande Fratello si è sempre detto che la prima edizione è stata la sola interessante da un punto di vista psicologico e sociologico. In realtà il GF altro non è che l’adattamento in chiave televisiva di un esperimento di psicologia delle relazioni e delle reazioni umane: l’isolamento completo, in un luogo chiuso e sconosciuto, di un gruppo di individui estranei e differenti (per cultura, per carattere e per estrazione sociale) non è un’invenzione della Tv.
Cosa succede se si isola un gruppo di individui, se si costringe un certo numero di soggetti a convivere in un contesto diverso dal proprio, non conosciuto e materialmente lontano dal mondo? Cosa accade se si blocca ogni contatto tra questi soggetti, la loro “ nuova condizione abitativa” (nel caso di specie la casa), la loro vita comune e la realtà esterna?
Accade che le reazioni umane si amplificano perché la micro realtà della casa diviene l’intero mondo e l’individuo si trova costretto ad affermare tutta la sua essenza in un piccolissimo contesto fatto di diversità anche estreme.
Nel GF n°1 i concorrenti erano ignari del successo, nessuno sapeva come sarebbe andata la trasmissione in termini di ascolti e audience, nessuno poteva aspettarsi il potente impatto mediatico della “gabbia umana”.
Dalla seconda edizione in poi, al contrario, i partecipanti erano già preparati al successo e vivevano con l’aspettativa della fama l’esperienza del Grande Fratello; questa tensione alla popolarità ha “rovinato” l’esperimento psicologico e sociologico che fondamentalmente è il GF.
Uno degli aspetti più interessanti dell’ esperimento psicologico e sociologico del GF è quello legato alla concezione del tempo:
ai concorrenti del Grande Fratello vengono tolti gli orologi e nella casa non vi è nessun dispositivo che indichi l’ora.
Sempre in tutte le edizioni della trasmissione gli abitanti della casa si dimostrano incapaci di mantenere il controllo dell’ora. Infatti le abitudini, che comunemente fuori dalla casa si caratterizzavano per una precisa stabilità oraria, dentro l’abitazione si squilibrano completamente: così accade che si dorma al mattino, si ceni di notte e si pranzi alle 17:00.
Ciò dimostra che l’uomo è un “essere che segue l’istinto” e che organizza il ritmo delle proprie giornate sulle pulsioni del corpo subendo l’influenza del gruppo in cui si inserisce.
Ieri sulla pagina del grande fratello è stata pubblicata questa foto:
(la spiegazione alla fame pomeridiana l’abbiamo appena data … di stano c’è che ci si siede a tavola alle 17:00, ma la spiegazione è tutta nella psicologia del gioco).
Anche l’altalena di amori passionali si spiega con la naturale esaltazione dei sentimenti.
Ovvio che la doccia potrebbe essere meno esposta e certe intimità dovrebbero essere più nascoste (chi non ricorda Pietro Taricone e Cristina Plevani nascosti sotto il tavolo completamente schermato da lenzuola e tende? Ecco che l’edizione n°1 torna ad essere l’unica che si possa considerare come completamente “sincera”)