L’11 settembre 2001 ha segnato la storia del mondo ed ha conferito al “terrorismo” un nuovo volto più reale, più atroce, più minaccioso e più temibile. Il terrorismo da allora non è più un fenomeno né una possibilità ma è, a livello internazionale e trasversale, percepito e vissuto come una reale e concreta minaccia.
Dal paesaggio di Manhattan mancano due elementi caratterizzanti e il Ground Zero rappresenta la memoria pragmatica e costante delle perdite umane che il mondo ha pianto insieme con L’America.
Di fatto la ”pianificazione criminale” dell’11 settembre, la sua “dinamica”, la sua “imponente drammaticità” hanno reso questa tragedia indelebile: l’America e il mondo ne portano le cicatrici ancora oggi e mai una ferita così profonda e viva potrà dirsi risanata.
Fu colpito il cuore vivo degli Stati Uniti, la società civile e produttiva e l’attacco venne inferto in un’ “area di pace”, una zona lontana dai teatri delle guerre, (solo) apparentemente distante dall’eco di quelle rivendicazioni che avrebbero animato gli attacchi.
C’è chi sostiene che dietro gli attentati dell’11 settembre vi sia ancora altra storia da scrivere, scoprire e rivelare.
Ed oggi quella drammatica storia contemporanea emerge dal passato in memoria di una tragedia immane che non merita di essere dimenticata.
Si torna a parlare dell’11 settembre in ragione della pubblicazione di alcuni scatti ripresi da una angolazione mai vista prima: la tv inglese Channel 4 è pronta a trasmettere immagini inedite dell’attacco terroristico dell’11 settembre 2011.
Le immagini, di cui alcune già diffuse in rete, furono carpite dall’astronauta Frank Culbertson che al momento dell’attacco si trovava a bordo della stazione spaziale internazionale ISS.
Ecco gli scatti già pubblicati nel web:
Culbertson, come tantissimi americani, ha perso l’11 settembre una persona cara: infatti, a poche ore di distanza dalla distruzione del World Trade Center, scoprì che uno dei piloti uccisi a bordo degli aerei dirottati era il suo amico Chic Burlingame, comandante dell’aereo schiantatosi sul Pentagono