Ancona. Benedetta è morta dopo sei interminabili giorni, durante i quali la famiglia stava appesa ad un filo sottilissimo di speranza.
Benedetta Moroni, 12 anni, lo scorso sabato aveva appena finito di giocare una partita del suo sport preferito, il basket. Militava nella squadra di Stamura under 13, ed era in trasferta a Pesaro. Alla fine della partita, mentre salutava le avversarie si è accasciata a terra.
Ha poi ripreso conoscenza, ma è stata soccorsa all’ospedale Lancisi di Ancona, dove però i medici da subito non le hanno dato speranze. La ragazzina è stata colpita de ben quattro infarti.
Dopo sei giorni, nel giorno di San Valentino, che era anche il compleanno del padre, è stata dichiarata la morte cerebrale.
A dare la notizia un comunicato dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti.
Il funerale sarà celebrato oggi 17 febbraio alle 14.30 nella chiesa del Pozzetto a Tavernelle (quartiere di Ancona).
Venerdì è stato anche concluso l’espianto degli organi che i genitori hanno deciso di donare.
Il fegato di Benedetta vivrà in un paziente di Bergamo, i reni sono stati donati all’ospedale Bambin Gesù di Roma, le cornee salveranno la vita a qualcuno più fortunato di lei.
Nella scuola Pinocchio che frequentava Benedetta la preside Lidia Mangani ha voluto visitare, insieme ad una psicologa, le classi per spiegare questo momento triste.
Sul suo banco, una classe di II media, due mazzi di fiori a ricordarla. E poi biglietti, disegni e ricordi dei suoi compagni.
«Abbiamo riunito tutti i ragazzi con il sostegno della psicologa perché questo è un momento delicato. La famiglia ci ha più volte chiesto di stare vicini a questi ragazzi che hanno perso una compagna di scuola, un’amica. Oggi (cioè sabato, ndr) è il giorno più difficile e abbiamo cercato di affrontarlo con la condivisione, il ricordo e anche l’utilizzo della musica. Alle elementari di Montesicuro, dove Benedetta è andata a scuola prima di venire alla media, hanno preparato un cartellone riportando tutte le parole che lei amava inventare, modi di dire, parole buffe, spesso senza un vero senso» ha raccontato la dirigente scolastica.
I familiari hanno espresso il desiderio, indirizzato a chi vorrà, di fare una donazione al reparto di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale Lancisi dove è stata ricoverata Benedetta.
Sabato due partite di basket della Stamura sono state giocate con la maglia a lutto dai giocatori.