La “r moscia”, un suono “distorto” ma tal volta capace persino di caratterizzare una persona. Quando sono i bambini a possedere questo “difetto” le loro vocine e la cadenza risultano anche simpatiche e piacevoli. Ma al di là del “fascino da r moscia” un genitore deve preoccuparsi di correggere la pronuncia del proprio bambino?
La nostra logopedista, la Dott.ssa Michela del Prete, ci traccia un identikit del rotacismo, ovvero della nota “r moscia”:
Il rotacismo è il difetto di pronuncia del fonema /r/. Tale dislalia può essere caratterizzata da un’ alterazione del Punto o del modo articolatorio.
Infatti ogni fonema (“lettere”) è caratterizzato da un Punto e un Modo di articolazione.
- Il Punto articolatorio è dato dalla posizione che assumono gli organi fono-articolatori (ovvero lingua, labbra,denti ecc) durante la pronuncia del fonema.
- Il modo di articolazione è dato sia dal grado di apertura della bocca, dalla posizione del velo, ma soprattutto dalla sonorizzazione o meno della laringe, essa si alza o si abbassa, a seconda del fonema.
La “r” è un fonema dentale sonoro vibrante, che si realizza grazie alla vibrazione della punta della lingua sollevata verso il palato all’altezza degli incisivi superiori.
Tale fonema, nella maggior parte dei casi, compare come ultimo nel bilancio fonetico del bambino, ma non per questo deve essere impostato come ultimo.
Il rotacismo si caratterizza, quasi nella totalità delle volte, per una mancanza di vibrazione della lingua, esso può essere diviso in:
- rotacismo posteriore: quando viene utilizzata la base della lingua nella vibrazione anziché la punta,
- rotacismo laterale: quando la lingua si sposta di lato anziché essere diritta centralmente all’interno della cavità orale.
Le cause del rotacismo, così anche per gli altri fonemi, possono essere dovute da un’alterazione delle strutture anatomiche degli organi fono-articolatori, malocclusione dentale, traumi o malformazioni.
Oppure possono essere dovute a cause funzionale cioè può derivare da errori di postura o di movimento delle strutture articolatorie mobili.
In alcuni bambini è sufficiente far sentire la vibrazione della “r” sotto il mento per impostarla in maniera corretta. Uno strumento molto utile è lo spazzolino da denti elettronico, esso appoggiato sotto la lingua, posizionata a sua volta dietro gli incisivi superiori, permette di far sentire la vibrazione al bambino.
Altri esercizi che possono risultare utili nell’iter riabilitativo logopedico per impostare il fonema vibrante /r/ sono:
- far ripetere più volte tal, tla,tla,tla,tla ,
- far fare la pernacchia con la lingua tra le labbra
Durante l’iter riabilitativo, può capitare che il bambino acquisisca la “r francese”, in questo caso è preferibile accontentarsi del risultato fonetico, a meno che il suono non risulti sgradevole o poco chiaro all’ascolto.
Il fonema vibrante /r/ rappresenta un’articolazione complessa e di difficile acquisizione, per cui a differenza degli altri fonemi, il trattamento logopedico riesce a correggere questa alterazione.