Era la mattina del 30 dicembre quando Renato, il compagno di Christiane Seganfreddo, 43 anni, si sveglia e non la trova nel loro appartamento in Viale Gran San Bernardo ad Aosta dove anche il loro bimbo di due anni stava ancora dormendo.
Alle 5 di quella mattina il suo cellulare ha agganciato una cella telefonica nella dona di Saumont e poi più nessun segnale.
Christiane si è allontanata a piedi, con la carta d’identità e pochi soldi, indossava un piumino North Face nero, un paio di jeans e stivali di colore nero. Ha una corporatura media, alta 1 metro e 65.
Il questore di Aosta Maurizio Celia spiega che l’allontanamento è presumibilmente volontario ma desta preoccupazione il fatto che la donna risultasse, in questo periodo, leggermente depressa e anche le condizioni climatiche possono essere preoccupanti, infatti se la donna non avesse trovato rifugio potrebbe essere in serio pericolo. Si pensa dunque che possa essersi rifugiata in un fienile o in una casa disabitata oppure qualcuno, in buona fede, potrebbe averla ospitata.
Chrisitane Seganfreddo è un’insegnante di arte ed immagine in una scuola media, materia di cui è appassionata e che l’aveva condotta anche a fare una ricerca proprio sugli antichi mulini dei villaggi della zona.
La donna è anche illustratrice grafica, amante della fotografia e della montagna, pare non stesse attraversando un periodo particolarmente sereno a causa di un problema alla vista che probabilmente la angustiava oltre misura e la preoccupava in modo esagerato. Inoltre ultimamente le persone che le stavano vicino la vedevano stanca per la gestione del figlio e dei genitori anziani.
Tutto questo può avere scatenato una situazione di panico e la volontà di allontanarsi.
Le segnalazioni abbastanza attendibili si sono susseguite in questi giorni ma ancora non è stato raggiunto nessun risultato.
Una ragazza ha detto di averla vista a Verrogne, un villaggio di seconde case nel vicino comune di Saint-Pierre, a circa 1.600 metri di altitudine.
Uno dei cani molecolari portati sul posto ha fiutato una traccia, facendo scattare la ricognizione in elicottero del soccorso alpino valdostano e dei vigili del fuoco. Venerdì 3 gennaio è arrivata una seconda nuova segnalazione alla polizia che fa ben sperare: una donna ha riferito di aver visto Christiane a Saint-Nicolas e di averle dato indicazioni per un sentiero che conduce a Verrogne, il villaggio dove già era stata avvistata. La donna è apparsa “triste e sconsolata”.
Invitando chiunque abbia notizie a segnalarle alla Questura di Aosta, ci auguriamo di poter scrivere un lieto fine per la vicenda.