Il gioco è la prima opportunità positiva che i bambini hanno di imitare il mondo degli adulti: con una bambola si diventa mamma; con una piccola cucina si diviene grandi chef; con un pupazzo di stoffa si salva la vita di un gattino fingendosi medici veterinari; con uno stetoscopio di plastica si cura la bambolina febbricitante e si vestono i panni del pediatra.
Giocare, in questo senso, equivale a capire il mondo degli adulti cogliendone le più pragmatiche dinamiche e metabolizzando il valore di molte azioni che i grandi comunemente compiono.
Affinché il gioco possa tradursi in una crescita positiva e essenziale che i giocattoli (ovvero gli strumenti che il bambino usa per giocare) siano costruttivi, etici, positivi e stimolanti. E certamente non lo sono quei giochi che esortano alla violenza, quelli che si ispirano a miti effimeri o quelli animati da principi crudeli e poco condivisibili.
Qui di seguito una carrellata fotografica di giocattoli ‘discutibili’.
Trasmettiamo ai bambini la tolleranza, l’accoglienza e il rispetto delle diversità, questi insegnamenti configgono apertamente con l’immagine di questa bambola color cioccolato accostata ad una scimmia e nutrita da una banana. La foto del giocattolo, fortunatamente non made in Italy, sta facendo discutere le mamme in rete e la sua diffusione ha creato non poco malcontento.
Il gatto investito dall’auto o la tigre che ha appena strappato il braccio al suo domatore sono pupazzi decisamente orripilanti.
È discutibile il valore educativo del piccolo neonato messo nella pancia della mamma, così posto il concetto della nascita e della gravidanza, approcciati senza nessuna preparazione del bambino, divengono innaturali, ancora più misteriosi e sono persino fuorvianti.
Nessun commento merita la bambola con le sembianze di Hitler.
Le donnine sexy in versione bambole dai facili costumi io non le regalerei a mia figlia. La prima domanda che mi faccio dinnanzi alla bambolina in lingerie è questa: “cosa dovrebbe immaginarsi la mia bambina giocando con questa bambola svestita?”
La bambola che cresce sviluppando anche le sue forme da donna è un’invenzione “estrema” che mortifica la fantasia e lascia credere al bambino che lo sviluppo fisico e il raggiungimento della bellezza debbano per forza rispondere o seguire dei canoni forzati.
Non può essere commentato in nessun modo neanche il palo da lap dance, regalo che raggiunge livelli patologici se associato all’intimo sexy per bambine.
Quantomeno imbarazzante è l’aspetto del “Dora aquapet” , un Simil-Tamagotchi che si illumina, canta, mangia, spruzza acqua e vibra. Considerata la forma e le funzioni questo giocattolo quantomeno rischia di essere evocativo.
Di dubbia matrice cattolica il prete pupazzo e il robot Gesù, quest’ultimo, dotato di un’ “enciclopedia religioso – informatica” inserita nella sua memoria, è capace di rispondere alle domande a sfondo religioso dei bambini.