Dopo l’incredibile caso avvenuto poco tempo fa, una seconda donna potrebbe essere costretta dall’Alta Corte inglese a subire un cesareo.
La 36enne in questione, già mamma di altri tre bimbi, è in cura presso l’ufficio di igiene mentale dallo scorso novembre e soffre di schizofrenia paranoica.
La donna ha subito già un cesareo e un parto naturale potrebbe mettere a rischio la sua vita stessa.
Non ritenendo la donna in grado di prendere una decisione potenzialmente determinante per la sua vita, al momento del travaglio, si è stabilito che si potrà prevedere anche un’adeguata sedazione proporzionata alla sua resistenza ed effettuare l’operazione in modo impositivo.
Questa sentenza è arrivata dopo il caso di A. P., affetta da sindrome bipolare, che è stata costretta a partorire con un cesareo. Il bimbo è stato poi preso in carica dal servizio sociale.
In questo caso invece, non si è ancora certi se la donna potrà prendersi poi cura o meno del suo bimbo. La corte si è fino ad ora pronunciata solo su un procedimento medico coercitivo, il cesareo, preso semplicemente per interesse medico rivolto alla paziente e al nascituro, per assicurare loro la maggiore possibilità di sopravvivenza.
La donna è originaria del Bangladesh, i due figli maggiori sono già sotto tutela dei servizi sociali dal 2002, mentre il più piccolo è in Bangladesh.
La paziente potrà avere un travaglio normale ma potrà, al contempo, essere assicurato un cesareo che le proteggerà la vita.
Certo sembra un’intromissione ed un’imposizione forte, in un momento così delicato come il parto, del resto sembra che sia stato tenuto in conto il quadro clinico psichiatrico della donna e non si potesse fare altrimenti.
Fonte: http://www.dailymail.co.uk