L’adulto ha (o dovrebbe avere) molte occasioni per fare un bilancio delle sue ‘azioni’, dovrebbe cioè saper sempre valutare quando si è comportato bene e quando, al contrario, ha agito male.
Per il bambino invece è diverso: i piccoli ed i piccolissimi sperimentano anche i comportamenti sociali e le azioni che li mettono in relazione con adulti, genitori e compagni, facendolo comprendono a mano a mano qual è il confine tra lecito ed illecito.
Non è raro che i bambini debbano essere chiamati a riflettere su un’azione scorretta e non è difficile che abbiano bisogno di discutere con mamma e papà di questo o quel comportamento inappropriato.
“Questo si fa, quello non si fa! ”
L’educazione del bambino passa anche attraverso l’esame delle sue attività di relazione e dei suoi comportamenti sociali.
Non ci crederete ma, intesa come momento di riflessione sul comportamento del bambino ovvero come esperimento di ‘bilancio ‘ o sintesi, anche la magica e famigerata letterina a babbo natale può essere un importantissimo passaggio educativo.
In che modo la missiva indirizzata a Babbo Natale può rappresentare un decisivo, delicato e importante momento di riflessione per il bambino?
La letterina per Babbo Natale può aiutare il bambino a “guardarsi allo specchio” ovvero può consentire al piccolo di ragionare sui propri comportamenti.
- È necessario che il bimbo abbia almeno 2anni e mezzo\ 3 anni d’età ed è indispensabile che sia guidato alla riflessione da un adulto.
La letterina indirizzata a Babbo Natale non ha nessun senso se viene scritta come una mera ‘lista della spesa più bella e pazza dell’anno’. L’elenco dell’ “Io Voglio” può persino essere diseducativo!
- Al contrario la missiva natalizia ha un vero valore educativo quando il bambino sia guidato a chiedere responsabilmente una gentile (e non scontata) ricompensa per i buoni comportamenti tenuti.
“Caro Babbo Natale siccome ho condiviso i giocattoli con mio fratello piccolo senza mai arrabbiarmi con lui, ti chiedo se potresti farmi contento e portarmi … ”, per esempio.
- È importante che la lettera contenga anche passaggi di riflessione e una sentita dichiarazione di buoni intenti.
Qui due esempi di riflessione: “Caro Babbo Natale so di avere fatto arrabbiare la mamma perché non voglio mai lavare le manine prima di mangiare. Ti prometto che da adesso in poi le laverò sempre” o “Caro Babbo Natale ti prometto che sarò buona, non piangerò a scuola e la sera, quando mamma mi dirà che è ora di ninna, correrò a dormire presto presto ”.
È ovvio che le riflessioni come le dichiarazioni di intento debbono essere bilanciate all’età e al carattere del bambino e sempre debbono prestarsi ad essere messe in pratica dal piccolo (cioè non devono mai essere ideali o non realistiche).
La mamma stessa non deve dimenticarsi della letterina e, per esempio quando il bambino non vuole lavarsi le manine, deve ricordare al bambino quello che è stato promesso a Babbo Natale.
La letterina solo in ultimo deve contenere la lista materiale dei desideri. E nemmeno quest’aspetto è trascurabile poiché l’elenco dei giochi attesi rappresenta per i bambini il momento della sintesi, il momento di una scelta che ai loro occhi è sempre difficilissima!
Ovviamente alcune letterine dovranno materialmente essere scritte dalle mamme sotto “dettatura” dei bimbi più piccoli.
Attenzione: l’incapacità di scrivere del bambino non equivale però ad un’incapacità di ragionare su se stesso e sui propri comportamenti, quindi, sebbene a scrivere sarà materialmente la mano della mamma, il valore intrinseco della letterina resta forte!
Oggi VitadaMamma vi propone tre letterine una per Babbo Natale, una per Santa Lucia e una per la Befana, il valore della letterina non cambia, qualunque sia il suo magico destinatario!
Le nostre letterine sono da stampare, colorare e scrivere con i vostri bambini e sono opera della disegnatrice per VitadaMamma, La Matita di Gianna: