Un bambino disabile verrà legalmente adottato da un pedofilo.
Questa la notizia choc che arriva dalla Svezia e, rimbalzando in rete, sconvolge tutta l’Europa:
Un uomo svedese, condannato per molteplici reati economico finanziari nonché per un grave reato a sfondo ‘intimo’ e perpetrato a danno di minore, sta per adottare legalmente e col benestare della autorità un bambino affetto da una malattia fortemente invalidante.
Dinnanzi a questa notizia scioccante, tutti si chiedono come ciò possa accadere. In base a quale principio di logica legislativa e morale si può soprassedere sul fatto che l’uomo in questione è stato il protagonista crudele di due reati di pedofilia?
I fatti sono amaramente veri, li racconta il giornale online Helsingborgs Dagblad.
L’uomo protagonista di questa vicenda e il ragazzo disabile che dovrebbe adottare hanno un legame ‘familiare’: il ‘pedofilo’ nel 2009 ha sposato la madre del bambino. La donna è recentemente scomparsa lasciando il suo piccolo orfano. E a fronte della morte della mamma, ovviamente, si è legalmente aperta la questione dell’affidamento, della tutela e della cura del figlioletto piccolo, di appena 10 anni, e per di più diversamente abile.
Pare che l’uomo abbia fatto leva proprio sul ‘vincolo familiare’ appena descritto.
Tuttavia questo ‘padre’ ha almeno tre nei:
- È stato un padre poco presente, non fosse altro che per il fatto di avere speso un lungo periodo della sua vita familiare in carcere: ha sposato la madre del ragazzo nel 2009 e hanno iniziato una famiglia con questo figlio sfortunato ma il neopapà dall’aprile del 2011 all’ottobre del 2012 è stato recluso in una struttura penitenziaria. Tra il 2012 e il 2013 è ritornato in carcere, l’ultimo soggiorno in un penitenziario si è concluso nella scorsa primavera e tornando a casa avrebbe portato con sé una cavigliera da sorvegliato speciale (ha, cioè, indossato le cosiddette cavigliere elettroniche di sorveglianza).
- L’uomo che si candida a divenire padre adottivo ha collezionato condanne per un totale di 90 reati e ha scontato quattro pene detentive. Sebbene i reati siano quasi esclusivamente reati economici, una delle 90 condanne è certamente un reato contro la persona e nello specifico un reato ‘intimo’ contro un altro bambino: l’uomo ha commesso un abuso sessuale nel 2004 e per questo è stato condannato. Inoltre questo stesso aspirante papà è stato sospettato di un ulteriore violenza ai danni di un quattordicenne.
- A fronte della condanna suddetta e dei sospetti caduti sull’uomo, nel 2007 le autorità hanno disposto su questa persona una valutazione del rischio di reiterazione di ‘reati intimi contro i bambini’. La valutazione, condotta da professionisti esperti ha concluso che l’uomo era a rischio di reiterazione dei reati ‘intimi’ e le vittime probabili erano minori (la fonte giornalistica parla di ‘ragazze minori’). Al fine di ‘proteggere i bambini’ la consulenza medica si concludeva consigliando per l’uomo un percorso di cura ovvero una terapia.
Malgrado ciò, malgrado la condanna per un reato contro un bambino, malgrado i molteplici errori commessi dall’uomo e malgrado la perizia medica, oggi le autorità decidono di autorizzare quest’uomo ad adottare un bambino.
Il bambino di cui si tratta è, e questo è un dato non trascurabile, un cucciolo diversamente abile che a quanto pare, a causa della sua patologia, nemmeno può deporre per esprimere la sua opinione sull’aspirante papà.
La denuncia della situazione sarebbe partita dalla direttrice dei servizi sociali locali e la speranza è che la rete diffondendo a livello mondiale la notizia stimoli le autorità competenti a prendere più seri provvedimenti.