Doveva essere una lezione antirazzismo la partita di ieri sera allo Juventus Stadium, e in parte l’esperimento è riuscito.
In parte.
Dopo la chiusura degli spalti ai tifosi juventini, accusati nelle giornate precedenti di cori razzisti, Tuttosport e istituzioni sportive e politiche, in collaborazione con l’Unesco hanno organizzato domenica 1 dicembre l’iniziativa ‘Gioca con me, tifa con con me’, che ha visto nelle curve dello stadio torinese 12 mila bambini al posto di tifosi e abbonati.
Il calcio di inizio è stato anticipato di due ore per consentire ai ragazzi di partecipare in massa e così in effetti è andata: il colpo d’occhio è stato entusiasmante.
L’iniziativa è stata curata dall’Associazione Italiana Calciatori da Fabio Grosso e Mariella Scirea.
Prima della partita una sorta di “lezione-convegno” per spiegare ai più giovani il perché del divieto ai tifosi di entrare allo stadio ieri.
E così, alle 18, sugli spalti eccoli, tutti under 13 con le bandierine e gli striscioni a tifare per la loro squadra del cuore.
Peccato però che la festa sia stata offuscata da un episodio, se non increscioso, senz’altro antipatico.
E mentre alle azioni di Pirlo e Buffon, non giocatori ma icone del nostro tempo, i cori erano tutti per loro, qualcuno si è divertito a fischiare a quelle di Brkic, portiere della squadra avversaria, l’Udinese.
Ogni volta che il n. 1 serbo toccava palla partivano i cori: “ooooohhh…mer**!”
La riprova che i bambini sono lo specchio dei grandi.
Colpa loro? No, colpa nostra.
Fonte foto di copertina: http://www.gazzetta.it/Calcio/01-12-2013/juventus-contro-cori-ultra-c-babycura-12000-piccoli-tifosi-curva-201709434110.shtml