“Annoiata dai soliti discorsi mi chiedo: avrò mai la mia indipendenza economica?
Nel frattempo……
Sperando di essere “premiata”, in attesa di 110, giovane laureanda invia proprie foto!!
(Al momento è l’unico modo che ho per avere uno scooter nuovo)”
In questi giorni molti studenti universitari partenopei, come anche docenti o genitori che partecipano alla vita studentesca dei propri figli, ormai maturi e prossimi all’essere considerati adulti a tutti gli effetti, si sono travati dinnanzi alla foto, nonché l’annuncio, riportati qui sopra.
Affisso tra i più “comuni” annunci presenti nelle bacheche universitarie, questo inequivocabile volantino non è passato di certo inosservato, tanto da esser stato persino segnalato per la sua dubbia moralità ed etica.
A renderne nota la storia è il sito Skuola.net che, in seguito alla segnalazione, ha pensato di “vederci chiaro”.
Il tutto è partito, come già detto, da una lamentela posta da un genitore di una studentessa dell’Università di Napoli ove, per l’appunto, sono stati affissi gli annunci. Ecco quanto riportato sul sopra citato portale:
“La segnalazione è arrivata alla redazione di Skuola.net da un genitore di una studentessa, che si interroga: <Le sembra possibile che ci siano annunci del genere in quella che dovrebbe essere la casa della cultura? Per i ragazzi tutto questo sembra essere una cosa normale, sarò mica io l’unico a stupirsi>”.
Il rammaricato padre in effetti non è stato l’unico a stupirsi e non è il solo ad aver mostrato la propria indignazione.
Ma prima di “gridare allo scandalo”, la redazione di Skuola.net ha pensato di chiedere ulteriori spiegazioni alla diretta interessata, ossia “Mary in attesa di 110”, colei che si mostra ben intenzionata e determinata a vendere le sue foto pur di racimolare la somma a lei necessaria per l’acquisto di un motorino nuovo.
I contatti tra il portale e la provocante (o provocatoria) protagonista avvengono tramite la pagina facebook creata dalla stessa ragazza lo scorso 24 novembre, un modo rapido per consentire ai suoi “acquirenti” di contattarla tramite messaggistica privata e, nel contempo, mantenere il debito riserbo (sempre ammesso che su facebook esista) grazie all’anonimato.
“Contattando Mary in attesa di 110 – si legge su Skuola.net – è possibile infatti parlare direttamente con la studentessa e concordare le condizioni di pagamento della “merce”. Non si tratta di uno scherzo, Mary mette a disposizione immagini del suo corpo dietro pagamento di compenso. A precisa domanda infatti confessa che <Non era uno scherzo. Mi piace fare foto e voglio divertirmi così. Anche se scritto in maniera sintetica credo che sia molto chiaro il messaggio>”.
In effetti il suo messaggio è chiaro: vendere il proprio corpo, seppur sotto forma di scatti fotografici.
Qual è il fine ultimo?
Lucrare per accedere non ad un bene primario ma per garantirsi un mezzo di trasporto: “Il mio scooter è rotto… me ne serve uno nuovo”.
Mentre gli indignados del web si ribellano a questa offerta provocatoria, asserendo che tanta creatività posso essere “sfruttata” per più nobili fini, anche lavorativi, la “curva della domanda”, in costante aumento (difatti la fanpage ha raccolto in soli due giorni quasi mille fans – ndr), sembra scandalizzare ancor più della proposta stessa.
Insomma la giovane laureanda divide l’opinione pubblica per quanto concerne gli aspetti etici e morali ma, allo stesso tempo, pone l’attenzione su due aspetti fondamentali della crisi economica che stiamo vivendo: l’assenza di lavoro giovanile e l’abbaglio dei “soldi facili”, il riuscire ad avere “tutto e subito” impiegando il minimo dello sforzo.
Dopo le famose e spesso citate “case chiuse”… è questa la nuova prostituzione in formato 2.0?
Intanto in molti attendono queste ormai famose foto che, a quanto sembra, non sono state ancora “distribuite” a chi ne ha fatto richiesta, tanto che in molti avanzano l’ipotesi che la giovane Mary possa essere un fake o, più semplicemente, una ragazza in cerca dei suoi 15 minuti di gloria.