Cattive notizie per le fans delle “Mini-sfilate” in Francia.
Il Senato della Repubblica francese ha votato lo scorso 17 settembre per il bando delle sfilate e delle competizioni di bellezza per tutte le ragazze minori di 16 anni.
Secondo le prime notizie, i legislatori hanno legiferato per arginare fenomeni di “erotizzazione precoce” e valori legati esclusivamente all’aspetto esteriore.
Questo divieto, il primo a minare l’industria dei “mini” concorsi di bellezza, rientra nella legislazione che riguarda la parità di diritti tra uomo e donna.
Se la legge dovesse essere approvata, gli organizzatori di questi concorsi rischiano due anni di detenzione e fino a 30.000 euro di ammenda.
La legge, approvata dal Senato, adesso dovrà ricevere il sì anche dall’ Assemblea Nazionale per l’entrata in vigore definitiva.
“Non permettiamo alle nostre giovani ragazze di credere solo nel valore dell’apparenza già dalla tenera età. Non consentiamo loro di anteporre interessi commerciali ed estetici a valori sociali”, tuona l’avvocato Chantal Jouanno in Parlamento.
Dall’altro lato più voci si levano a difesa di questi concorsi. Michel le Parmentier, organizzatore di Mini Miss Model France e Mini Teen Junior france, competizioni per bambine e ragazzine dai 5 ai 17 anni, afferma al quotidiano francese Le Monde: «Nel momento in cui si autorizzano le nozze gay si vietano le mini-miss, è incomprensibile».
A questi concorsi partecipano decine di bambine, vestite di tutto punto, con tiare e corone, per l’elezione di reginetta di bellezza. E già le mamme (più delle reginette stesse) reclamano: “Lasciateci vivere il nostro sogno!”.