Un bimbo di sette anni, nato sordo, lunedì scorso ha potuto sentire per la prima volta e si è commosso fino alle lacrime dopo aver ascoltato i suoi genitori parlare tramite Skype. Jenri Rivera, è stato in grado di recarsi in America per il trattamento grazie al Ray of Hope Medical Missions, Un gruppo non-profit di Fort Wayne, Indiana. Tre anni fa Jenri aveva incontrato Erin Van Oordt di Grand Rapids, Michigan, quando stava lavorando in Guatemala come volontaria.
“C’era qualcosa di speciale in lui fin dall’inizio“, ha detto la volontaria a wane.com. “Ho iniziato a parlare con lui, e lui non mi rispondeva. Sapevo che il mio spagnolo non era così male, così ho iniziato a chiedere in giro e mi hanno detto che era nato sordo. Ho pensato che dovevamo aiutarlo, e questo è quando abbiamo iniziato ad occuparci di lui“. Affinché Jenri potesse beneficiare di un visto medico per arrivare negli Stati Uniti, l’associazione ha raccolto 40.000 dollari, l’impianto cocleare è stato donato dalla Advanced Bionics e la procedura per l’installazione è stata eseguita dal Dr. Disher presso il Lutheran Hospital a Fort Wayne.
L’impianto è stato attivato lunedì dalla Dott. Tina Sheehan della Focus Audiology and Hearing Services. Jenri finalmente poteva sentire e per metterlo alla prova, la dottoressa ha picchiato sulla scrivania con la mano e ha visto come il bimbo ha reagito con sorpresa. “Quando ho sbattuto sulla scrivania, mi ha guardata“, ha detto la Sheehan. “L’ho rifatto e mi ha di nuovo guardata. L’ho fatto una terza volta e mi ha detto, no! Le sue reazioni ai rumori sono un ottimo segno che le cose stanno andando come devono“.
E’ stato un momento molto emozionante per tutti, quando Jenri ha avuto modo di sentire le voci dei suoi genitori per la prima volta. Ora trascorrerà diversi mesi in America per imparare a parlare e capire ciò che ascolta. Con le lacrime agli occhi, Erin Van Oordt ha detto che non poteva essere più felice per come le cose stanno andando. “Ho avuto un flashback ricordando la prima volta che l’ho incontrato, quando lui non mi sentiva, e questa volta poteva. Tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi tre anni mi ha travolto. Ne è valsa la pena”