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Come Controllare i Figli che Usano Internet

di Alessandra Albanese

18 Settembre 2013

Una volta per controllare i propri figli, bambini o adolescenti, era sufficiente affacciarsi al balcone e dopo avere messo la mano in bocca a mimare la più classica mossa del morso (che intendeva dire: “Se ti piglio….”) gridare loro di tornare a casa che c’era freddo, caldo, era tardi o altro.

Adesso invece i nostri figli sfuggono al nostro controllo proprio quando sono nella loro stanza: chattano, twittano, postano, taggano.

E con chi? E perché? E come?

E la domanda che ogni genitore si fa è: come controllare il nuovo mondo sociale dei nostri figli? Certo davanti ad un tablet o uno smartphone la probabilità che gli accada qualcosa è del tutto nulla, ma in quanto virtuale, il genitore è tagliato fuori dalla realtà dei figli: non guarda negli occhi gli amici, non sa se la persona con cui chatta per ore è davvero un coetaneo, non sa le foto che pubblica che fine facciano.

E soprattutto, una volta fuori, riconoscerà il pericolo che si era insinuato nella sua vita attraverso quel monitor?

Che fare? Vietare la tecnologia? Non sarebbe possibile, quello è il loro futuro, e poi spesso noi genitori ne abusiamo più dei nostri figli (in quanti abbiamo pubblicato le foto dei loro compleanni, onomastici, feste, ecc?)

Ecco allora che vale la pena pensare di installare un parental control nei dispositivi, che diano almeno la sensazione di avere arginato gli eccessi.

Primo fra tutti il tempo che passano i ragazzi davanti a tablet e smartphone: sia MAC che IOS danno la possibilità di impostare l’orario di utilizzo.

Poi si possono proteggere con una password le impostazioni dei dispositivi per evitare che i ragazzi comprino negli e-stores, o scarichino app a pagamento in maniera incontrollata.

Un’altra possibilità è quella di chiedere la password dei propri figli per controllare i loro profili su social e siti vari. Ma questo probabilmente porterebbe non solo a degli scontri frontali tra genitore e figlio, ma darebbe anche conferma al ragazzo della poca fiducia che madre e padre ripongono in lui.

Questa dovrebbe essere una soluzione estrema, piuttosto vale prima la pena tentare un approccio più sincero, provare la via del dialogo e della complicità, così che siano i figli a potersifidare dei genitori, e magari il contrario avverrà naturalmente, senza traumi o battaglie.



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