Mica Angela Hendricks è una grafica ed illustratrice di successo. Un giorno, mentre lavora seduta vicina a sua figlia di quattro anni che è intenta a disegnare, decide di usare un nuovo album. Questo fatto attira immediatamente l’attenzione della bimba che, incuriosita, chiede alla mamma di poter utilizzare subito questa nuova opportunità di disegno.
La mamma inizialmente cerca di farla distrarre, nel tentativo di non condividere con lei il nuovo materiale, ma, si sa, a volte i bambini sanno essere davvero convincenti e, per evitare un’ulteriore perdita di tempo, Mica decide di assecondare la figlia e concederle un foglio.
Prima di poter iniziare il suo lavoro, la bambina è attirata da ciò che la mamma stava già disegnando e decide di completare la sua opera. Partendo da un semplice viso disegnato da Mica, la bimba prosegue disegnandone il corpo.
Sorprendentemente, a Mica piace molto ciò che disegna la figlia, sembra completare i suoi pensieri e il messaggio quasi in modo magico.
Mica cerca altri schizzi di visi e decide di farli finire dalla figlia.
I disegni della piccola sono liberi, spontanei, delle vere creazioni artistiche. Si sviluppa una vera combinazione tra lo stile della mamma e della figlia. La bambina inoltre si mostra davvero entusiasta di completare il lavoro della mamma, ne è fiera e tutto ciò sviluppa in lei una forte autostima.
Per diversi giorni la bambina chiederà alla mamma di poter completare le facce, tanto che, finiti gli schizzi incompleti, Mica comincia a disegnarne alcune apposta per lei. La bimba completa i visi con un corpo sempre diverso e spesso anche con dei particolari dell’ambiente circostante, Mica finisce poi il tutto con i colori acrilici. Le due creano una vera e propria galleria artistica dove la bambina è in grado di mostrarci un mondo surreale ma parallelo.
Spesso le idee di madre e figlia differiscono e questa discrepanza evidenzia come, l’adulto, benché creativo, possa comunque esser influenzato da alcuni stereotipi, mentre il bambino riesce ad estraniarsi molto di più dalla realtà. Le idee proposte dalla mamma, per la piccola, sono spesso “stupide”, scontate!
Pur avendo la sensazione iniziale che siano solo dei “pasticci”, ad opera completa, Mica è sempre costretta ad ammettere che i disegni della figlia sono frutto di un progetto ben preciso, sentito e ragionato.
A volte i corpi disegnati vengono circoscritti in altrettante forme. In uno, ad esempio, il viso di una donna viene completato con il corpo di un insetto poi circoscritto in un ovale: una crisalide. Mica non avrebbe mai pensato a nulla di tutto ciò.
Da questa esperienza, la mamma artista ha senz’altro imparato una lezione che può avere un significato per tutte le mamme: cercare di non essere troppo rigide e non dare nulla per scontato per quanto riguarda le potenzialità artistiche dei bambini. A volte spezzare le catene della consuetudine e della “normalità” fa in modo che determinate cose accadano e siano cose meravigliose che possono espandere enormemente la nostra esperienza di genitori e di adulti.
Collaborare nella creazione di disegni può essere un’attività molto bella da poter proporre ai bambini e da cui possiamo imparare entrambi a livello sensoriale, ancora più che a livello pittorico. La collaborazione innanzitutto ci pone entrambi sullo stesso livello ed è un’esperienza importantissima per permettere ai figli di acquisire o consolidare le loro sicurezze.
Se si hanno dei preconcetti su come qualcosa debba realizzarsi, saremo sempre delusi ma se accettiamo che la realtà prenda forme diverse da come ci aspettiamo, ecco che saremo piacevolmente sorpresi dalle meraviglie inaspettate che ne potranno derivare!
Fonte: www.busymockingbird.com