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Infezione da Citomegalovirus: tutto su prevenzione e cura

di Dott.ssa Daniela Brancaccio

17 Dicembre 2010

 

CITOMEGALOVIRUS: PROTEGGI IL TUO BAMBINO

L’esperta linguista di Vita da Mamma, la Dott.ssa Brancaccio, ci riporta uno studio americano sul citomegalovirus: http://www.cdc.gov/Features/Cytomegalovirus/

L’infezione da CMV (citomegalovirus) è la più comune infezione congenita ( presente alla nascita) negli Stati Uniti. Ogni anno circa 5.500 bambini in questo paese nascono con tale patologia o manifestano disabilità ad essa correlate.

Per chi è incinta o progetta una gravidanza, il modo migliore per proteggere il nascituro è proteggere se stessa.

COS’E’ IL CMV?

La sigla sta per citomegalovirus. E’ un virus che infetta comunemente persone di tutte le età. Una volta che esso è nell’organismo di una persone, ci resta per tutta la vita. Per la maggior parte del tempo le persone affette da tale infezione non sono contagiose perché il virus si “nasconde” nel loro corpo e non viene espulso dai fluidi organici come l’urina e la saliva. La maggior parte di coloro che contraggono l’infezione da CMV non manifestano sintomi. Tuttavia il virus può causare disagi nel feto quando si trasmette ad esso dal corpo materno.

COS’E’ L’INFEZIONE CONGENITA DA CMV?

Quando la madre durante la gravidanza o alla nascita trasmette il CMV al bambino, è risaputo che egli presenterà una simile infezione congenita. Le madri che contraggono il virus in gravidanza hanno 1 possibilità su 3 di trasmetterlo al nascituro. Se una donna invece lo contrae prima della gravidanza, il rischio di trasmissione al bambino è ridotto di 1 possibilità su 100. In genere, circa 1 bambino su 150 nasce con l’infezione congenita da CMV. Ciò significa che ogni anno negli Stati Uniti circa 35.000 bambini nascono con l’infezione congenita da CMV.

COME SI PUO’ PROTEGGERE UN BAMBINO?

La maggior parte dei bambini ( circa il 90%) con tale infezione non presentano sintomi alla nascita. Del restante 10%, essi possono manifestare sintomi che includono:

  • Ridotta taglia corporea
  • Problemi con il fegato, la milza e i polmoni
  • Ittero ( colorito giallo degli occhi e della pelle)
  • Macchie rosse sulla pelle
  • Crisi epilettiche

Circa il 20% dei bambini infetti , con o senza sintomi alla nascita, sviluppa problemi di salute permanenti nei primi anni di vita come:

  • Perdita dell’udito
  • Perdita della vista
  • Disabilità intellettive
  • Mancanza di coordinazione nei movimenti
  • Crisi epilettiche

Secondo gli studi americani, oltre 5.500 bambini sviluppano disabilità correlate all’infezione da CMV ogni anno

COME SI TRASMETTE ALLE DONNE IN GRAVIDANZA?

Il modo più comune di trasmissione del virus alle donne incinte è il contatto di occhi, naso e bocca con la saliva o l’urina infette.

I neonati diffondono più facilmente il virus con i loro fluidi corporei rispetto agli adulti. Una volta contagiato, il bambino può diffondere il virus nel periodo pre-scolastico. I neonati rilasciano anche più facilmente i loro fluidi corporei nell’ambiente attraverso la saliva, mettendo in bocca i loro giocattoli e bagnando i pannolini.

Le donne incinta possono anche infettarsi attraverso il contatto sessuale con un adulto portatore di CMV.

SE SI PROGETTA UNA GRAVIDANZA?

Evitare il contatto con saliva e urina- specialmente dei neonati- può ridurre le possibilità di contrarre l’infezione da CMV e di trasmetterla al feto.

Ecco alcuni consigli per evitare di mettere gli occhi, il naso e la bocca a contatto con saliva e urina.

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone specialmente dopo aver dato da mangiare ad un bambino oppure dopo avergli asciugato il naso, dopo aver maneggiato giocattoli o essere stato in contatto con la saliva o le secrezioni nasali. Se non c’è acqua, usare un disinfettante gel per le mani.
  • Non dividere cibo, bevande o posate con i bambini
  • Non mettere in bocca il ciuccio di un bimbo
  • Lavare i giocattoli, i banchi e altre superfici che vengono a contatto con l’urina e la saliva con comuni salviettine igienizzanti.

C’E’ UN TEST PER L’INFEZIONE DA CMV?

Si, un’analisi del sangue si può effettuare per scoprire se una donna è affetta da CMV. Tuttavia tali test non sono efficaci nel predire se il nascituro sarà affetto da CMV o avrà problemi di salute. La buona igiene in gravidanza è ancora il modo migliore per proteggere i bambini che nascono dal CMV.

CURA

Un ristretto numero di studi ha valutato l’uso di medicinali per curare i neonati con gravi infezioni da CMV. Esse possono prevenire la perdita dell’udito e migliorare lo sviluppo in questi bambini. Tuttavia, per via di possibili effetti collaterali gravi, queste medicine dovrebbero essere prese in considerazione solo per i neonati con gravi infezioni congenite da CMV. Se il bambino ne è affetto, parlarne con uno specialista per sapere qual è la soluzione migliore.

I vaccini sono ancora in fase di sperimentazione



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