Quando si dice l’arte del sapersi arrangiare… e soprattutto del sapersi accontentare!
Riuscire a trovare una casa al giorno d’oggi sembra diventato pressoché impossibile; complice forse la sovrappopolazione ma ancor più la crisi economica che ha colpito molti Paesi del mondo, acquistare o affittare una casa è diventata un utopia.
Negli anni, per sopperire alla mancanza di case, si è pensato di costruire queste ultime puntando verso l’alto, costruendo in maggioranza grattacieli che ci consentissero di “guadagnare” sempre più spazio.
Un esempio più che lampante sono le grandi metropoli, tra cui le sempre più affollate città cinesi.
Nonostante ciò, e nonostante il progresso che incalza ed incombe sulle nostre vite, c’è chi è costretto ad ingegnarsi ed adattarsi nel rimediare un “tetto vivibile” per la propria famiglia.
È il caso del 33enne Zeng Lingjun, calzolaio di professione, la cui storia è stata resa nota a marzo del 2012 dal portale “Chinadaily.com”.
Originario di una famiglia povera che vive nel villaggio di Fumin nella provincia di Jilin, situata nella parte nordorientale del paese, Zeng ha deciso, nel 1999, di migrare in cerca di un lavoro nel capoluogo della provincia del Liaoning, Shenyang, riconosciuta come la città più popolosa della Cina nord-orientale.
Con soli 50 yuan in tasca, poco più di 6 euro, il manovale ha tentato di costruirsi una nuova vita.
Nel 2006, a causa degli prezzi troppo alti, Zeng decide di affittare una toilette maschile in disuso di un hotel di 20 metri quadrati, trasformandola in una vera e propria abitazione che oggi lui definisce “piccola ma completa”.
Per la modica cifra di 600 yuan al mese, poco meno di 73 euro, il calzolaio è riuscito ad trovare una fissa dimora riuscendo a spendere circa un quarto del proprio stipendio mensile.
Un improvvisato appartamento che oggi condivide con la moglie Wang Zhixia, sposata nel 2010, e con il figlio Deyi, nato un anno dopo le nozze.
“Sono soddisfatto di quello che ho adesso – racconta l’uomo – In realtà la vita qui è migliore se paragonata a quella del paese nel quale vivevo prima”.
Essendo una ex toilette, l’unico inconveniente del loro appartamento è il dover pulire quotidianamente e più volte al giorno a causa dei cattivi odori emanati dai tubi di scarico.
Per quanto riguarda invece gli orinatoi esistenti e mai eliminati, alcuni sono stati trasformati nel letto matrimoniale, mentre altri fanno da sostegno agli armadi. La cucina invece è posizionata all’esterno, luogo della casa considerato più “sicuro”.
Una sistemazione che la famiglia cinese considera, come detto in precedenza, “completa” ma che Lingjun spera un giorno di poter cambiare con una vera e propria casa, regalando così alla propria famiglia una sistemazione degna di questo nome.
“Take it easy! – afferma Zeng sfoderando un grandissimo ottimismo – Siamo ancora giovani. La vita sarà migliore finché lavoriamo duramente”.