In un mondo dove tutto viene concesso e anche le più infamanti e inquietanti azioni vengono giustificate o, peggio ancora, osannate ed emulate, c’è chi tenta di smuovere le coscienze attraverso immagini scioccanti, quelle che colpiscono cuore ed anima.
Certo, c’è chi si indigna di fronte ad esse, chi le considera soltanto una provocazione, forti della libera interpretazione, e chi invece, nonostante tutto, coglie in esse il reale scopo, il messaggio sociale, il triste messaggio di una società che, se ben osservata, può far davvero paura.
Una società che annienta i più deboli, costringendoli ad una vita fatta di soprusi, violenze, condannandoli ad atroci sofferenze, negando loro il diritto più prezioso che un essere umano può vantare: il diritto alla vita.
Quello che vi abbiamo mostrato in apertura è soltanto uno dei sette scatti realizzati dal fotografo cubano Erik Ravelo, che attualmente lavora per Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione finanziato dal Gruppo Benetton.
“Los Intocables”, questo il nome della campagna già valutata come scioccante, mostra sette bambini crocifissi, il cui volto viene celato, appoggiati su di una croce costituita dal loro stesso carnefice.
Sette diverse condizioni di vita reale, sette diverse denunce di abusi, sette situazioni di fronte alle quali ci indigniamo se lette o ascoltate tra i fatti di cronaca nera, esperienze dovute ad una società malata, malsana che costringe giovani vite, quelle che dovrebbero rappresentare il futuro di un’intera umanità, ad una “non vita”.
Ed è grazie a questi scatti che Ravelo denuncia l’ostinazione dell’uomo adulto:
nel continuare con i suoi esperimenti…..
… nel farsi carnefice di piccole vite attraverso vere e proprie stragi…
… nell’abusare del proprio ruolo e del proprio potere per commettere atti di violenza, sia fisica che sessuale…
… nel privare i più deboli di una vita fisicamente sana e completa…
… nel dedicarsi allo sfrenato consumismo.
A mio modesto parere, non vi è nulla di scandaloso in queste immagini, perchè se apriamo bene gli occhi è possibile assistere ad esse in modo più frequente di quanto ci si immagina: è l’amara, triste, sconcertante e deludente realtà nella quale viviamo… e che solo noi possiamo fermare!