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Tiroide: ecco come prevenirla con l’alimentazione

di Maria Corbisiero

08 Luglio 2013

Tiroide In questi giorni ad Anzio, comune del Lazio, esperti endocrinologi, riunitisi per il convegno intitolato “Ambiente e tiroide, il mare, lo iodio, le radiazioni”, stanno discutendo sulla funzionalità dello iodio, presente in determinati alimenti, e sulla protezione che lo stesso sarebbe in grado di fornire alla tiroide.

Secondo quanto dichiarato dagli esperti infatti, consumare alimenti che provengono dal mare, quali pesci, molluschi, alghe e crostacei, o frutta e verdura le cui coltivazioni sono realizzate vicino al mare, aiuterebbe a prevenire patologie legate proprio alla suddetta ghiandola.

Un dato ulteriormente dimostrato dal fatto che le popolazioni che generalmente sono solite nutrirsi con il pescato giornaliero, ossia coloro che abitano nelle vicinanze del mare, presentano la più bassa incidenza di malattie tiroidee.

Il merito sarebbe dello iodio contenuto nei suddetti cibi.

tiroideLuca Revelli, chirurgo endocrino dell’Università Cattolica di Roma, nonché uno degli organizzatori del convegno realizzato con la collaborazione dell’Associazione Italiana Radioprotezione Medica, il CNR e la Federazione italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, spiega:

“È l’alimentazione la fonte principale di questo elemento. <Respirare l’aria di mare> è una leggenda metropolitana: le quantità di iodio che possono essere inalate sono meno che omeopatiche. Il cibo, dal pesce fresco ai prodotti locali coltivati su terreni costieri ricchi di iodio, invece ne sono ricchi”.

Ma la prevenzione non è legata soltanto ai frutti di mare, anche alimenti “di terra” quali rape, spinaci, broccoli e salsa di soia rappresentano un’ottima fonte di iodio per preservare la tiroide.



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