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Consigli per viaggiare con i bambini

di Gioela Saga

01 Luglio 2013

bambini e viaggiVacanze in arrivo… ma prima di raggiungere l’agognata meta spesso ci aspetta un viaggio più o meno lungo da dover gestire con i bambini.

Armati di buoni propositi e di qualche utile consiglio, cerchiamo di affrontare al meglio questo piccolo scoglio.

A creare qualche problema sono soprattutto gli spostamenti in macchina, in quanto lo spazio è esiguo e i bambini, si sa, amano il movimento e spesso si annoiano a dover restare ancorati in uno spazio limitato, senza poter esplorare, muoversi, giocare nel modo consueto.

In aereo o in treno si può interagire con gli altri passeggeri, ci si può sgranchire le gambe e passeggiare nel corridoio, in macchina, invece, soprattutto se non ci sono altre persone, le dinamiche sono ridotte al minimo.

bambini e viaggi

Proprio per questo dobbiamo dar loro la sensazione, almeno apparente, di potere esplorare e muoversi lo stesso.

– Lo possiamo fare creandogli magari uno spazio virtuale fatto di libri in cui potersi tuffare e nuovi giochi, anche statici, da poter provare. Insomma il tutto è all’insegna di “passare il tempo”.

bambini e viaggiFate in modo di fornirgli qualcosa di assolutamente nuovo che così possa dilatare ulteriormente il tempo di gioco e di intrattenimento, è ben noto che più un gioco, un libricino è nuovo, più ha la possibilità di sviluppare la curiosità e l’interesse del bambino. D’altro canto, tenete a portata di mano anche un paio dei giochini “preferiti” e “amati”, lo rassicureranno nel momento opportuno.

– Un ottimo suggerimento è quello di partire molto presto, in un orario quasi notturno, in modo da sfruttare il sonno del bambino che molto probabilmente dormirà per le prime ore di viaggio, sfruttando ancora la sua fase naturale. Il buio, il clima, i rumori ovattati lo aiuteranno a ritrovare la giusta dimensione per continuare la nanna.

– Se possibile, lasciatelo con il pigiamino in modo che anche questo lo possa agevolare. Svegliatelo, se necessario, solo poco prima di salire in macchina, in modo che non venga sovraeccitato e svegliato completamente nell’attesa.

– Se i genitori sono entrambi presenti, o comunque si è in due, chi non sta guidando si sieda proprio accanto al bambino in modo da potergli prestare maggiore attenzione, passargli ciò di cui ha bisogno, interagire anche fisicamente con lui, condividere ogni aspetto in modo più diretto ed immediato, gli darete anche la sensazione di aspettare pazientemente con lui, senza farlo sentire un semplice “passeggero” ma parte integrante del gruppo in viaggio.

Se potete, alternatevi con l’altra persona alla guida, in modo da condividere il compito e creare un’ulteriore alternativa e variante di giochi ed interazioni.

bambini e viaggiVi dovrete fermare più volte rispetto ad un viaggio fatto senza bambini. Così potrete dare la possibilità al bambino di rilassarsi maggiormente, sgranchirsi le gambe, spezzare il viaggio e anche andare in bagno o cambiarlo se è più piccolo, una rinfrescatina è sempre gradita!

Lo stesso fatto di uscire dalla macchina per una decina di minuti sarà come dargli un carico di energia e di pazienza supplementare.

La musica può spesso essere un valido aiuto, qualche cd di musica soft per calmarli, jazz o classica oppure qualche cd di musica per bambini con canzoncine che conosce e che canterete tutti insieme.

– Potete anche portare un paio di burattini e inventare delle storie con lui.

– Se il bambino è già più grande, ci sono i classici giochi di parole: indovinare una parola che comincia per…e finisce per…., chi è il primo che vede un oggetto che comincia per…., oppure chi vede per primo una targa che comincia per….(lettera o numero).

– Con l’avvento della tecnologia c’è chi provvede a far vedere un bel dvd.

Qualsiasi cosa deve essere anche rapportata al carattere e alle abitudini del vostro bambino.

bambini e viaggiFatelo sognare l’arrivo, i giochi che farete, i paesaggi che vedrete insieme, deve comprendere che aspettare ne può davvero valere la pena, e per il ritorno sarà bello ripensare alle cose fatte, da raccontare agli amichetti, rivedere le conchiglie o i fiori secchi raccolti, ripensare alla giornata più bella, alla cosa più strana,…

Insomma bisogna armarsi di pazienza, senza dubbio, e anche della voglia di condividere con il bambino anche il percorso da fare, in fondo anche per noi può presentare momenti di noia e stanchezza, dunque la comprensione è fondamentale, oltre a un bell’orologio con cui fare il conto alla rovescia per l’arrivo!

Fonte: http://www.mothering.com



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