Una madre ha cercato di uccidere il figlio appena nato facendolo cadere da più di 12 metri. Lo ha buttato nello scivolo della spazzatura. Jaymin Abdulrahman è accusata di aver completamente avvolto il bambino e di averlo lasciato cadere nello scivolo nel tentativo di ucciderlo, la ‘mamma’ ha poi rimesso a posto il suo appartamento al quinto piano. Il neonato è stato trovato – apparentemente privo di vita – dal padre poco dopo quello stesso giorno. Il piccolo aveva riportato gravi lesioni cerebrali, tra cui diverse fratture del cranio.
Durante la sua caduta, aveva colpito una placca metallica posizionata ai piedi dello scivolo, placca che serve per rallentare la caduta della spazzatura. In fondo al bidone sono stati trovati pezzi di vetro e di legno su cui molto probabilmente, il neonato è atterrato. Questo è quanto è venuto fuori durante l’udienza per il processo che si sta tenendo presso la Birmingham Crown Court. La Abdulrahman inizialmente ha detto alla polizia che il figlio di 6 giorni era stato rapito da sconosciuti. La 25enne, di Wolverhampton, nega il tentato omicidio, e di aver causato lesioni personali gravi con l’intento di infliggerle.
Ma il procuratore Andrew Smith QC ha detto che si aspettava che la mamma avrebbe ammesso, durante l’udienza, di aver messo lei stessa il bambino, che non può essere nominato per ragioni legali, nello scivolo. Alla giuria è stato riferito il responso di due psichiatri che l’avevano visitata nelle ultime settimane. “L’accusa sostiene che la signorina Abdulrahman sapeva cosa stava facendo quando ha portato il bambino allo scivolo e l’ha lasciato cadere giù per cinque piani“, ha detto Smith. “L’imputata era in grado di ragionare e aveva la capacita’ di capire le conseguenze delle sue azioni, non era affetta da alcuna malattia mentale, al momento dell’incidente“, ha poi aggiunto.
In tribunale sono state mostrate le immagini generate dal computer, è stato utilizzato un manichino dei crash test per ricostruire la caduta del bambino, che ci ha messo 2,2 secondi per arrivare nel grosso bidone dell’immondizia alla velocità di circa 32 miglia all’ora. “In sintesi, l’esperto che ha eseguito questi test è stato in grado di concludere che la forza con cui il bambino avrebbe colpito la placca metallica, era paragonabile ad un incidente stradale viaggiando a 32 miglia all’ora senza indossare la cintura di sicurezza“, ha argomentato Smith, concludendo che “la sua intenzione era quella di ucciderlo“.
Foto e fonte Daily Mail