Un liceo; un giovane apparentemente normale; una mimetica indossata una mattina per andare a scuola; la custodia di una chitarra e dentro, anziché lo strumento musicale, un fucile carico e pronto a sparare.
Non è la descrizione dell’ultima tragedia americana legata alla facile detenzione di armi da fuoco ma è, in maniera assai più preoccupante, il resoconto dell’ultimo giorno di scuola in un liceo di Desenzano del Garda nella nostra “pacifica” Italia. Ebbene sì, ieri al liceo Bagatta nella provincia di Brescia uno studente, che mai aveva particolarmente preoccupato i docenti per i suoi comportamenti, si è presentato a scuola, nel giorno della festa di fine anno, vestito come un “soldato” ed armato, portava con sé il fucile da caccia del padre.
I Carabinieri che lo hanno fermato, interrogato ed arrestato confermano che l’arma fosse pronta a sparare.
Il preside allertato da una docente, quando già qualche studente era conscio della presenza dell’arma nelle mani del giovane compagno, ha fatto scattare l’allarme antincendio, garantendo una pronta evacuazione dell’istituto, ciò forse ha “sconvolto” i piani del ragazzo armato? Sta di fatto che l’istituto scolastico è stato liberato con molta calma e senza panico ed all’arrivo dei Carabinieri il giovane è stato “isolato” e fermato senza alcuna conseguenza per nessun altro studente.
Il fucile imbracciato dal ragazzo e portato a scuola è un modello da caccia, appartiene al padre che lo detiene regolarmente ma i genitori, ovviamente, non erano al corrente del fatto che il figlio lo avesse preso e portato a scuola né conoscono le motivazioni che hanno animato tale gesto.
Il giovane è stato arrestato per porto illegale di armi aggravato, le sue intenzioni non sono ancora note le autorità stanno indagando per comprendere i motivi del gesto.