L’Eurisko lo ha confermato: nel 2012 in Italia sono state vendute più biciclette che automobili.
Non c’è un dato di quando questo in Italia fosse già successo, fatto sta che avere l’auto di grossa cilindrata, forse non è più uno status symbol.
E allora se i ciclisti sono sempre in maggior numero è venuto il momento di pensare anche alle vacanze in bici.
Il viaggio in bicicletta è una “distrazione” impegnativa, principalmente dal punto di vista fisico, ma anche per quel che riguarda l’organizzazione: bisogna individuare l’itinerario, le strade percorribili, bisogna fare attenzione al bagaglio da portare.
E poi il consiglio è scegliere una meta che sia la più “ciclabile” possibile, e in Europa ci sono città che consentono un cicloturismo a 5 stelle.
Sarà anche chiamata la Venezia del Nord, ma per un ciclista-turista potrebbe essere invece la Pechino d’Occidente, visto il numero di bici che circola nella capitale olandese. Più della metà degli abitanti usa la bicicletta almeno una volta al giorno, e considerato il clima non certo mite, il primato è da invidiare.
I cittadini di Amsterdam sono però invogliati dai 500 km di piste ciclabili della capitale.
L’Olanda inoltre è la patria del “woonerf”, che letteralmente significa area condivisa, ma che è in effetti una strada concepita per dare precedenza assoluta a ciclisti e pedoni. Amsterdam fu la prima città in Europa ad adottarle, nel 1976.
> Trondheim
Se il freddo non vi spaventa, e i chilometri per arrivarci neanche, Trondheim, in Norvegia è un’altra città del vecchio continente a svettare nella classifica di città più ciclabile.
In centro città infatti 32mila persone usano giornalmente la bicicletta per spostarsi. Se si considera che la città ha 160 mila abitanti, significa che oltre il 20% della popolazione usa la bici invece che l’auto.
Inoltre, forse unico al mondo, proprio a Trondheim esiste una sorta “ascensore” per le bici: un binario con pedale al quale appoggiarsi che “trasporta” realmente i ciclisti su per le strade più ripide tramite azionamento meccanico.
Più famosa per un personaggio acquatico come la sirenetta, anche Copenaghen è una città tra le più friendly per i cicloturisti.
A parte Christiania, una sorta di “comune” hippy che ancora resiste e attira molti turisti, e dove non esistono auto, nel resto della città ci sono oltre 600 km di piste ciclabili che consentono di andare ovunque.
Un recente progetto potrebbe infatti portare alla costruzione addirittura di un’autostrada, per consentire anche ai non residenti di accedere al centro città in bicicletta. Al momento questo è solo un progetto, ma resta il fatto che a Copenaghen oltre il 30% degli abitanti si sposta in bici. La municipalità spende in media dai 10 ai 20 milioni all’anno per infrastrutture ecosostenibili.
> Berlino
Ogni giorno a Berlino circa 400mila berlinesi circolano sugli oltre 600 km di piste ciclabili.
Forse la più grande capitale europea ad avere un così alto numero di utenti: circa l’11% di cittadinanza utilizza la bicicletta. Anche a Berlino gli investimenti in tal senso sono ingenti: l’amministrazione stanzia annualmente 3 milioni di euro per progetti a favore delle due ruote.
Barcellona tra le poche capitali del “sud” ad avere incentivato non solo il cicloturismo ma anche l’utilizzo delle bici per i cittadini.
Sembra addirittura che il servizio di bike-sharing catalano “Bicing” sia tra i migliori al mondo, sebbene di giovanissima origine: è stato realizzato soltanto 6 anni fa.
Non solo: a Barcellona è stato concepito un anello di oltre cento chilometri per percorsi ciclabili e turistici.
Insomma, ciclisti turisti in ascolto, quest’anno, per le prossime vacanze, che decidiate il nord o il sud Europa, la vacanza in bici è vivamente consigliata.