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Pedofilia: la proposta choc di un avvocato inglese

di Maria Corbisiero

13 Maggio 2013

Pedofilia: la proposta choc In Inghilterra continua a farsi sempre più accesa e forte la polemica inerente i molteplici casi di pedofilia, alcuni ancora presunti, che hanno interessato molti personaggi famosi del Regno Unito.

Secondo alcune indagini realizzate a seguito di diverse segnalazioni avvenute nel 2000, negli anni ottanta sembra ci sia stato un vero e proprio “boom” di abusi sessuali su minorenni.

Per ulteriori dettagli al riguardo leggere Pedofilia: star inglesi della Bbc accusate di violenza su minori.

A tal proposito, in particolar modo al riguardo dei maggiori controlli attivati da Scotland Yard sui personaggi noti, ma non solo, ormai ultra settantenni, si è espressa l’avvocato Barbara Hewson attraverso un articolo, scritto di suo pungo, e pubblicato sulla rivista online Spiked.

Eccovi un piccolo estratto:

Pedofilia: la proposta choc  “Abbassare l’età minima per avere rapporti sessuali consenzienti a 13 anni metterebbe fine a questa persecuzione degli uomini anziani… Normalmente i modi di Hall (il commentatore della Bbc Stuart Hall dichiaratosi colpevole di violenza sessuale su una minore di 9 anni, comportamento che l’avvocato ha definito “cattiva abitudine che nulla ha a che fare con un vero e proprio crimine” – ndr) non sarebbero stati perseguiti, men meno decenni dopo che il fatto è avvenuto, ma qui siamo in presenza di una vera manipolazione del sistema giudiziario criminale britannico che produce capri espiatori su richiesta. Uno spettacolo grottesco. È tempo di finirla con queste crociate pruriginose che non hanno nulla a che fare con la giustizia e l’interesse pubblico…… Toccare il seno di una diciassettenne, baciare una tredicenne, sfiorare la gonna di una quattordicenne non sono azioni comparabili agli omicidi e agli stupri perpetrati dalle gang”.

Parole forti, una proposta che ha fatto indignare il popolo britannico, tanto da indurre alcuni ad esporre il proprio reclamo sia al portale che presso lo studio legale per il quale l’avvocato lavora, l’Hardwicke Chambers, che si è dissociato da tali dichiarazioni.

Per leggere la lettera/arringa della Hewson cliccare qui.



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