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Osteopatia pediatrica, quando e perchè si ricorre alla medicina osteopatica

di Dott.ssa Valeria Portaluppi

22 Novembre 2010

L’osteopatia è una pratica medico-scientifica manipolativa complementare che ha le proprie origini in America a cavallo tra il 1860 circa e il primo ventennio del 1900. E’ in realtà errato limitare la nascita dell’osteopatia all’interno di un spazio cronologico così ridotto, in quanto lo studio, la ricerca e l’approfondimento sono odiernamente e costantemente perseguiti dagli osteopati in tutto il mondo.

Il suo fondatore, il Dr. Andrew Taylor Still, un medico condotto nato in Virginia ma che professava nello stato del Missouri, intuì, in seguito alla morte prematura per meningite spinale di tre dei suoi figli e della prima moglie, l’inefficacia della medicina tradizionale e si prodigò nello studio approfondito del corpo umano nel cercare altre vie per la cura dei malati.

Gli studi che lo coinvolsero dalla prima intuizione sino alla sua morte lo portarono a definire i principi filosofici su cui i basa l’osteopatia:

  • il corpo è un’ unità: la persona è un’unità di corpo, mente e spirito
  • il corpo ha la capacità di autoregolarsi, di auto guarire e di mantenere la salute
  • struttura e funzione sono strettamente correlate
  • la logica del trattamento è basata sulla comprensione dei principi fondamentali di unità del corpo, autoregolazione e interrelazione tra struttura e funzione.

L’osteopatia si esprime attraverso il Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) effettuato dall’osteopata per fare diagnosi, per trattare e prevenire la malattia. Si tratta di un trattamento non invasivo che trova uno svariato campo di applicazione in quanto, come precedentemente accennato, l’unità del corpo e la correlazione tra struttura e funzione sono causa ed effetto di una manifestazione sintomatica che riguarda non solo l’aspetto strutturale ma di tutto l’organismo.

Per tale motivo l’osteopatia si occupa sia di problemi dell’apparato muscolo scheletrico sia di patologie che spaziano dalla cefalea all’infertilità, dal mal di schiena alle cardiopatie alla sindrome del colon irritabile a molto altro.

Le tecniche utilizzate dagli osteopati sono svariate: tecniche strutturali, viscerali, miofasciali, funzionali e cranio-sacrali.

Grazie al suo approccio ”dolce” e alla completa assenza di controindicazioni, l’osteopatia è indicata per tutte le fasce di età dai neonati agli anziani.

L’osteopatia pediatrica è una sua specializzazione che prevede trattamenti delicati e per nulla traumatici, adatti ai disturbi caratteristici dell’eta evolutiva.


La possibilità di curare sin dalla primissima infanzia eventuali malformazioni, scompensi della struttura ossea e disfunzioni dell’apparato membranoso e legamentoso può evitare dolorosi e lunghi percorsi di cura una volta adulti.

Sin dalla vita intrauterina il neonato può aver subito dei “danni” che ne hanno provocato delle disfunzioni, il parto poi è il primo grande trauma che ogni essere umano affronta e le sue dinamiche spesso lasciano lesioni che il bambino non riesce a risolvere spontaneamente.

Se durante la gravidanza la mamma soffre di lombalgie, sciatalgie, tensioni addominali è molto probabile che tutte le strutture coinvolte non riescano a compensare le richieste di un continuo adattamento dato dalla crescita del feto. Il bacino non si predispone nella migliore condizione per affrontare il parto e ciò può provocare compressioni anomale e asimmetriche al futuro neonato ancora prima di nascere.

Un parto dalla difficile parte espulsiva che segue ad un travaglio altrettanto lungo, così come un parto troppo veloce, o distocico che ha richiesto l’utilizzo di forcipe, ventosa o specifiche manovre ostetriche, o ancora un cordone ombelicale troppo corto o attorcigliato a cappio fanno facilmente intuire che possono aver segnato, in modo importante, i tessuti così delicati di un neonato.

Le patologie che riguardano il neonato trattate dall’osteopata sono numerose, tra le più frequenti si possono annoverare le plagiocefalie ( asimmetrie del cranio e della faccia ), il torcicollo miogeno, le lesioni del plesso brachiale, il reflussso gastrico, le coliche addominali, la stipsi, il sonno disturbato, l’iperattività, la difficoltà di suzione e molte altre.

Quando i bimbi diventano più grandicelli si possono presentare altre problematiche che possono avere una buona risoluzione grazie all’osteopatia come i piedi piatti o cavi, le ginocchia valghe o vare, ritardi dello sviluppo psico-motorio, problemi oculari sia di deficit di visus che di strabismo, ritardi nel gattonare o camminare, ernia inguinale, nei maschietti il testicolo ritenuto, problemi della sfera ORL (oto-rino-laringo-iatria come otiti e mal di gola ricorrenti).

L’osteopatia è inoltre un valido aiuto nei problemi di mal-occlusione, che spesso richiedono lunghi e talvolta dolorosi interventi ortodontici, nel bruxismo (digrignare i denti), così come nelle scoliosi, cifosi o lordosi non fisiologiche, problemi respiratori con o senza manifestazioni asmatiche e l’elenco potrebbe continuare davvero per molto.

Come osteopata ma soprattutto come mamma consiglio di avvicinarsi a tale terapia per la risoluzione e il miglioramento di problematiche che possono affliggere i nostri figli durante la loro crescita e anche oltre e permettergli così di manifestare al massimo delle loro potenzialità un’ottimale stato di salute che è ciò che l’osteopata ricerca in tutti i suoi pazienti.

Ritengo importante parlarne con il proprio pediatra e con gli eventuali specialisti dai quali il neonato/bambino/adolescente viene seguito per inquadrare più globalmente il piccolo paziente.

Come la Dr. Nicette Sergueff, osteopata di fama mondiale che si dedica da anni all’osteopatia pediatrica, dice: “Se la pianta piccola cresce storta, l’albero non sarà mai dritto”, diamo quindi ai nostri figli la possibilità di poter recuperare ciò che per svariate cause è venuto loro a mancare.

Questo articolo porta la firma della Dottoressa Valeria Portaluppi

Diploma I.S.E.F.

Laurea in scienze motorie

Osteopata D.O. M.ROI ( membro del Registro Osteopati d’Italia)

Alla Dottoressa Valeria Portaluppi vanno i più sentiti ringraziamenti dell’intera redazione di Vita da Mamma, siamo a Lei grati per averci mostrato il valore e le potenzialità dell’osteopatia, regalandoci anche la testimonianza di un mestiere tanto importante quanto il Suo.



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