Bambina cinese di 5 anni chiama il 113, è da sola in casa i genitori sono andati a lavoro.
Quando una mamma deve lavorare (e particolarmente quando l’occupazione è avvertita come una necessità economica più che come un bisogno personale o sociale) spesso incorre nel problema della gestione della prole. La collocazione del figlio e la sua cura nelle ore di lavoro rappresentano un problema quando i genitori non vengano supportati da strutture sociali o aiuti familiari. E raramente gli immigrati e gli stranieri godono di supporti sociali o familiari mentre sempre hanno bisogno di lavorare.
Spesso i bambini vengono condotti sui luoghi di lavoro dove in qualche modo adattano la loro vita agli impegni professionali di mamma e papà.
Mai è ammissibile che i piccoli vengano abbandonati da soli a casa, un minore piccolo o piccolissimo non è in grado di autogestirsi, non è capace di tenersi lontano dai pericoli domestici e non può rimanere in casa da solo.
Una coppia cinese di trentenni ha trascurato la gravità dell’abbandono di un figlio piccolissimo in casa ed è andata a lavorare senza portare con sé la propria bambina né l’ha affidata a nessuno.
I fatti –
Alle 12.30 di ieri al 113 di Milano è giunta una telefonata inquietante: ‘No mamma, casa, no mamma, cinese‘ si sentiva dire dalla voce di una piccola.
La chiamata è stata rintracciata e una volta sul posto si è appurato che due giovani genitori cinesi avevano lasciato in casa da sola una bambina di 5 anni, la piccola si è svegliata, si è spaventata e mossa dalla sensazione di trovarsi in pericolo ha chiamato il 113.I genitori sono stati rintracciati presso il ristorante in cui lavorano che si trova non lontano dall’appartamento;al momento sono accusati di abbandono di minore.
Fonte: milano.repubblica.it