Quando ho visto questa foto sul web non ho potuto fare a meno di accostarla ad uno scketch di molti anni fa.
Ricordo che era una gag della “Premiata Ditta”.
I due protagonisti partivano per una vacanza, ed essendo esageratamente fobici e maniaci della pulizia entrando nella camera d’albergo cominciavano a pulire tutto: prima di usare il telefono lo disinfettavano, detergevano mobili e pareti, e la scenetta si concludeva con loro che si davano il bacio della buonanotte nel letto dell’hotel, ma avvolti da dei sacchi di plastica.
Sembra che la cosa sia successa anche nella realtà.
Se questa foto è attendibile, e dovrebbe esserlo visto che la fonte è un sito dal nome Reddit, acquisito da Condè Nast, ci sarebbe da chiedersi se si tratti di uno scherzo, o di una candid camera.
Invece la foto è stata scattata da un passeggero del volo che da Cipro viaggiava verso Israele. L’immagine è appunto stata pubblicata su Reddit.com ed ha fatto il giro del mondo.
L’uomo sigillato nel sacco di plastica non è dunque un attore, ma un ebreo ortodosso.
Un Kohanim, che secondo la credenza sono i diretti discendenti di Aronne, il progenitore di tutti i sacerdoti ebrei. Gli adepti a questo culto aderiscono strettamente all’interpretazione della legge secondo la quale il contatto con i morti è severamente vietato, in quanto la contiguità coi defunti renderebbe impuri.
Se un Kohanim dovesse entrare in contatto con un morto, egli dovrebbe poi sottoporsi a tutto un rituale per purificarsi.
Apparentemente, vista la possibilità che gli aeroplani sorvolino dei cimiteri, o addirittura che il posto a sedere possa essere appartenuto ad un morto, l’”impacchettamento” sarebbe un metodo per essere “spiritualmente protetti” e tenere fede al precetto.
Inutile dire come il resto dei passeggeri del volo fosse abbastanza stupito dell’ospite plastificato.