La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di appello cancellando di fatto le assoluzioni di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, entrambi accusati di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, assassinata a Perugia la notte dell’1 novembre del 2007.
Un intero processo da rifare dunque con una nuova collocazione, Firenze.
“Sono felice – ha dichiarato Stephanie Kercher, sorella di Meredith, attraverso un comunicato stampa diramato dagli avvocati della famiglia Francesco Maresca, Serena Perna e Vieri Fabiani – Capire la verità su quello che è successo quella notte è tutto quello che possiamo fare per lei ora. In quanto famiglia dobbiamo fare tutto quello che possiamo per Mez e cercare tutte le risposte. Noi dobbiamo ancora affrontare un lungo viaggio ma è il solo che può consentire alla nostra bellissima Meredith di riposare in pace. Grazie a tutti quelli che ci hanno mostrato il loro sostegno in un momento così difficile”.
Meno entusiaste le reazioni di Raffaele Sollecito e dell’ex fidanzata Amanda Knox. Il primo, attualmente residente a Verona per motivi di studio, ha dichiarato attraverso i suoi legali:
“Pensavo si potesse mettere la parola fine a questa vicenda … Sono deluso. Ma io sono innocente e posso continuare ad andare avanti a testa alta”.
Amanda invece, tornata al suo paese d’origine, Seattle (USA), dopo l’assoluzione del processo d’appello, ha fatto sapere attraverso il suo legale:
“Sono delusa e addolorata…… Non importa ciò che accadrà: io e la mia famiglia continueremo la nostra battaglia legale, fiduciosi nella verità contro accuse errate”.