Maxi retata nell’ambito di un’azione contro il narcotraffico a Milano. 75 arresti tra il capoluogo lombardo e diverse province limitrofe per traffico di stupefacenti, detenzione di armi e altri reati contro la persona. Ancora in corso arresti e perquisizioni nel milanese, a Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Piacenza, Novara, Varese, e a Roma.
Latino americana la nazionalità degli arrestati.
Le bande utilizzavano cani per farne corrieri della droga. Li operavano chirurgicamente per inserire all’interno del loro corpo ovuli pieni di cocaina. Arrivati a destinazione i cani venivano poi uccisi e squartati per recuperare la refurtiva.
A seguito di un’operazione che ha utilizzato le intercettazioni telefoniche, la polizia è riuscita a scoprire che almeno cinquanta sono state le bestie che hanno avuto questo destino infausto. Sembra che soltanto uno si sia salvato da questa barbarie. Gli animali venivano scelti in base alla taglia: San Bernardo, Mastino napoletano, Gran Danese o Labrador.
Ogni cane veniva imbottito di oltre un chilo di cocaina. La droga veniva avvolta prima in fogli di cellophan e dopo con della carta carbone per essere invisibile ai raggi X. Una volta passati i controlli finivano nelle mani di improvvisati chirurghi, e squartati.
Si stima che i viaggi con queste modalità di passaggio possano essere stati una cinquantina.