Thank You Mom ovvero Grazie Mamma.
È dalla mamma che parte la vita. Ogni esistenza principia in una donna che fiorendo faticosamente diventa mamma.
Quella donna stanca, affaticata, dolce, dura, severa, comprensiva e a volte incomprensibile, emozionata, arrabbiata, fiera e felice ha causato la tua vita e ha determinato il principio della tua esistenza, ha generato il tuo amore e provocato il tuo carattere, ha orientato le tue scelte e segnato il percorso della tua storia … Tu sei quello che tua mamma ha fatto per te e tuo figlio sarà ciò che Tu farai per lui.
La responsabilità di un figlio è quanto di più impegnativo, complesso e difficile possa accadere ad un essere umano.
Un figlio raggiunge il ventre di una donna quando la maternità è ancora un concetto, un pensiero tanto ideale e idealizzato da somigliare più che altro ad un sogno.
Presto al sogno si sostituisce la vita del figlio, il corpo della donna muta, la stanchezza pesa sugli occhi e le notti vengono accorciate dalle responsabilità.
La donna diventando mamma si trasforma perché realizza se stessa solo attraverso le aspirazioni dei figli.
Esiste una verità della maternità sottaciuta ma concretamente dolorosa e soddisfacente: la mamma è una donna che non esiste più senza suo figlio.
Così la donna riesce a godere appieno della maternità e a dare il meglio di sé solo nella misura e dal momento in cui accetta questa sua subordinazione al figlio, questa dipendenza.
Comunemente siamo abituate a credere che i figli dipendano da noi e che il nostro dovere di proteggerne la crescita debba essere orientato solo al loro interesse. Ebbene, così non è! Il rapporto affettivo tra madre è figlio è talmente scambievole che risulta impossibile capire chi agisca per il bene dell’altro: si vive all’unisono, madre è figlio sono l’amore nella sua più pura accezione tra di loro le correnti del cuore sono continue e il moto dell’affetto animato dalla relazione filiale è senza sosta.
Si ama una madre anche quando non si ha modo di comprenderla e si ama un figlio anche quando per educarlo bisogna liberarlo verso la sofferenza.
Accettare di realizzare se stesse nei figli significa partecipare all’avventura della loro vita (e non semplicemente farsi carico del loro percorso di sviluppo e comprensione dell’esistenza).
… verranno i giorni in cui un Thank You Mom spiegherà tutto.