Dopo la pioggia di meteoriti che ha interessato una zona degli Urali in Russia è scoppiata la psicosi da fine del mondo. Meteoriti, passaggio dell’asteroide DA14 a brevissima distanza di tempo e di spazio. Giudizio Universale o attacco nucleare? I californiani avranno pensato questo, perché subito dopo il caso degli Urali, nello stato americano sono arrivate almeno trenta segnalazioni di avvistamento. Confortante la spiegazione della Meteor Society di Genesee, New York: era solo una palla di fuoco. Rincuorati i californiani il resto del mondo è ancora in allarme. Siamo a rischio estinzione come i dinosauri? Questi i dati.
Nella nostra galassia “volano” centinaia di migliaia di asteroidi, tra Marte e Giove per esempio quasi 600.000, circa 9.600 tra asteroidi e comete (soltanto 93) intorno alla Terra. I NEO (Near Earth objects, oggetti vicini alla Terra) sono asteroidi, comete, sonde orbitanti e meteoriti che viaggiano a meno di 200 milioni di km dall’atmosfera, intercettati prima che possano colpire la Terra. Soltanto 1400 circa sono quelli in teoria pericolosi in caso di impatto, il più vicino di tutti è a 7.5 milioni di km ed ha un diametro di 150 metri, per capirsi, il cratere che sembra appartenere al meteorite caduto nella zona degli Urali misura circa 10 metri di diametro.
Un esperto del Centro Aerospaziale Tedesco, Alan Harris, in un’intervista ha spiegato che il Neo più pericoloso al momento è il “2007 VK184” (nome romantico per una stella). Potrebbe impattare la Terra nel 2048 ma la probabilità che capiti è 1 su 2700. Nella scala di pericolosità Torino ( la misura che stima proprio il pericolo di impatto dei Neo) è data a 1, cioè nel 99.9% non accadrà.
Il programma “Sentry”, messo a punto dalla Nasa si occupa proprio del monitoraggio del sistema solare. Può calcolare il rischio impatto di tutti gli asteroidi conosciuti. E’ aggiornato automaticamente ed in tempo reale ed individua ogni momento nuovi pericoli. Purtroppo però non è in grado di segnalare situazioni come quella dei giorni scorsi, perché dovuto ad asteroidi di dimensioni troppo piccoli. Il solo modo per evitare avvenimenti del genere sarebbe con telescopi appropriati in grado di individuare gli impatti in anticipo ed allertare la popolazione
Anche Margherita Hack, la nostra astrofisica più eminente, si è espressa. Già il secolo scorso meteorite cadde in Siberia, e anche in quel caso non si trovò traccia del masso. Ma la cosa più importante è che non esiste nessun complotto dice la Hack. E’ solo un sassolino, come il fenomeno delle stelle cadenti.
Le stelle cadenti però mettono meno paura.