Russia, regione di Cheliabynsk, ore 9:20 locali, quando in Italia sono le ore 4:20 del mattino, secondo le prime fonti ANSA:
“Una pioggia di meteoriti ha provocato violente esplosioni a bassa quota nell’atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia”.
Secondo le prime dichiarazioni rilasciate a Interfax da un portavoce locale del Ministero delle situazioni d’emergenza, i meteoriti hanno colpito la regione Chelyabinsk e il Kazakhstan settentrionale.
Sei le città maggiormente colpite e l’attuale bollettino medico comunica che vi sono circa 474 feriti, molti dei quali lesi dai frammenti e schegge di vetro andato in frantumi a causa dell’onda d’urto.
I telegiornali locali, che attraverso i media e il web rendono noti alcuni filmati amatoriali inerenti l’accaduto, si stanno ponendo ora l’allarmante domanda “Apocalypse Now?” collegando il disastro al prossimo passaggio dalla Terra dell’Asteroide 2012 D-14 che avverrà stasera intorno alle ore 21:00.
A tal proposito l’ANSA riporta le parole dell’esperto di meccanica celeste Andrea Milani, che opera presso l’università di Pisa ed è responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS.
Milani è specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra ed afferma:
“Non c’è nessun legame tra la pioggia di meteoriti in Russia e il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012 DA14. Tra i due eventi non c’è alcuna relazione perché tra i due fenomeni c’è una distanza di 24 ore.”
Al fine di comprenderne le motivazioni, l’esperto spiega che “in un’ora un asteroide può percorrere un milione di chilometri” e che quindi le 24 ore che intercorrono tra i due eventi distinti possono essere identificate come una più che notevole distanza nello spazio.