E’ inverno, fa freddo, si sa, chi ha figli è preparato alla febbre e all’influenza.
Ogni inverno infatti i bambini sono soggetti predisposti all’influenza, è ormai noto che i primi giorni della stagione in tutti i servizi in TV si raccomanda la vaccinazione per bambini ed anziani.
Cosa ancor più fastidiosa è però la ricaduta.
Si calcola infatti che circa il 5% dei bambini che ha sofferto di febbre e influenza è soggetto a ricaduta. Ancora febbre per un altro po’ di tempo dunque, aspettiamoci di nuovo brividi, inappetenza, dolori muscolari, tosse e naso chiuso.
Cosa fare per evitare le ricadute? Qual è il rimedio più efficace affinché i nostri bimbi non ritornino a star male dopo qualche giorno?
L’arma più efficace contro la ricaduta è senz’altro la convalescenza.
Questo è il consiglio dei medici dell’Ospedale pediatrico bambino Gesù di Roma. Ma dovrebbe essere principalmente diligenza di tutti i genitori, anche se spesso si è forzati a non seguire certe cautele.
La convalescenza post influenzale dovrebbe essere considerata una vera e propria prosecuzione della cura farmacologica, una parte integrante della terapia. Perché l’organismo che è stato sotto attacco di virus e batteri per più giorni non è ancora, seppur sfebbrato e senza i sintomi più evidenti, un organismo del tutto sano. Il corpo è ancora vulnerabile ed è più facile preda di germi che trovano terreno fertile, con il rischio di avere sintomi peggiori della prima influenza.
Allora, spiega Alberto Villani, Responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è bene che i bambini stiano a riposo per almeno 1-2 giorni dopo il primo attacco influenzale, che dormano un po’ di più, che mangino regolarmente frutta e verdura, e che, se il tempo lo permette, possano prendere aria e fare una passeggiata per non più di un paio d’ore al giorno.
Dopo 4-5 giorni potrà essere possibile riprendere tutte le attività normali quali sport o altri impegni. E’ bene anche somministrare degli integratori e della Vitamina C, che ripristina le difese immunitarie dell’organismo del piccolo.
E come sempre, vale la regola del rispetto dei tempi e della prudenza.