Bruno Arena, che assieme a Max Cavallari forma il duo comico dei Fichi D’India, versa in condizioni stabili in seguito all’aneurisma avuto lo scorso venerdì.
È tenuto ancora in coma farmacologico presso l’ospedale il San Raffaele di Milano e le sue condizioni, seppur gravi, non destano al momento preoccupazioni. I medici si mostrano ottimisti anche se ci tengono a precisare che il recupero dell’attore sarà lento e non immediato.
Intanto sulla rete continuano le manifestazioni di affetto e le preghiere di pronta guarigione rivolte a Bruno, costantemente assistito dai familiari.
In particolar modo il figlio Gianluca gli legge tutti i messaggi che riceve sui social, così come racconta nel corso di un’intervista esclusiva a Fanpage.it:
“Grazie davvero a chi ci sta vicino, a chi viene in ospedale, soprattutto a tutte quelle persone che non conosciamo, sono contento che mio padre abbia tutto questo affetto attorno a lui, questo è il risultato di aver fatto ridere. Anche io vorrei arrivare, artisticamente parlando, ad avere tutte queste persone che ti vogliono bene in questo modo. La mia speranza è che adesso lui possa tornare a vivere, che io possa parlargli e dirgli tutte quelle cose che gli avrei voluto dire ma che non gli ho mai detto. Ogni giorno tra l’altro gli leggo tutti i messaggi che ci mandano su Facebook.”
Per quanto riguarda invece lo sketch registrato nel giorno dell’incidente dal padre, Gianluca si augura che prima o poi venga trasmesso:
“Mio padre aveva fatto uno sketch a Zelig che è stato fantastico, ha “spaccato” mi ha detto Max Cavallari. Gli autori hanno deciso di non mandarlo in onda, ma spero che prima o poi lo facciano. Mi sembra giusto. Io, ad esempio, il 1° Febbraio a Varese avrei voluto disdire uno spettacolo che avevo organizzato col mio socio, non me la sentivo. Poi ho parlato con mia madre, e ho capito che mio padre non avrebbe voluto questo: far ridere una persona è questione di energia, di positività. E io glielo devo e, anche se non gliel’ho mai detto io lo ammiro, ammiro tutto quello che fa.”
Non resta che aspettare e continuare a sperare.