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Mangiare a scuola, la mensa è importante per i bambini?

di Giuseppe Gagliano

15 Gennaio 2013

L'importanza di mangiare a scuola per i bambini piccoli

Il bambino che arriva per la prima volta a scuola scopre un mondo completamente diverso da quello abituale. All’inizio l’entusiasmo e il timore dei genitori può non coincidere con quello del bambino stesso ed egli potrebbe avvertire questa discrepanza come un disagio più o meno incisivo. Se, anche, fosse felice della nuova avventura e come tale volesse viverla ma si accorge che la mamma è un pochino angosciata o solo ansiosa, il bambino non si sentirebbe libero di viverla felicemente perché il senso di colpa di non essere in assonanza col sentimento della mamma, lo frustrerebbe.

Alcuni genitori evitano, per varie ragioni, tra le quali probabilmente anche economiche, di lasciare il bambino a mensa ma per il più delle volte lo fanno per evitare che il bambino si trovi ad affrontare la ressa, i turni in fila e l’accettazione a priori di “quel che passa il convento”.L'importanza di mangiare a scuola per i bambini piccoli

Nel DNA del genitore del primogenito o del figlio unico, c’è una mappa specifica che disegna il figlio come un’icona da venerare e idolatrare e non accetta facilmente, se non con la seconda genitura, che il figlio è uno della classe come gli altri. È un numero che acquisterà dignità di persona solo se egli se la guadagnerà e non perché il genitore lo “raccomanderà”.

  • Il più delle volte il bambino si trova pronto a cogliere le novità e basterebbe osservarlo e proteggerlo a distanza, lasciandolo libero di scoprire e scoprirsi.

Un momento fondamentale per sperimentare la comunità scolastica è quello dedicato al pranzo.

Come in ogni famiglia, attorno ad una tavola imbandita, si scruta, si ascolta, si parla e ci si conosce reciprocamente. Si fa amicizia e, soprattutto, si impara, come col gioco, a scegliere gli amici. È qui che, il più delle volte, L'importanza di mangiare a scuola per i bambini piccolil’ansia della mamma si tramuta in espressione di meraviglia quando la maestra le annuncia che ha mangiato tutto… anche le carote o i broccoletti che ha sempre snobbato a casa.

Il bambino ha, in se’, la capacità di collocare il cibo in secondo piano rispetto alla socializzazione, e apprezza e ricerca molto la scoperta di altre persone come lui.

Questo percorso didattico dovrebbe essere proseguito anche a casa, dove a farla da padroni sono i discorsi dei grandi, quasi sempre rivolti a problemi e, peggio, alla televisione che con giochi e catastrofi abitua i bambini a recepire notizie passivamente, senza partecipazione se non con l’attenzione al video e laL'importanza di mangiare a scuola per i bambini piccolicompleta astrazione dal nucleo familiare. Almeno le scuole che danno la possibilità della mensa, quelle a tempo pieno, attenuano questa carenza.

Alcune scuole adottano il sistema dell’autogestione guidata e cioè che i bambini aiutano a sparecchiare e riordinare le sedie a solo scopo pedagogico. E’ un piccolo escamotage per istruire alla collaborazione, al lavoro di gruppo e soprattutto a sperimentare le amicizie acquisite tramite il confronto nel lavoro.



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