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Bambino: tappe evolutive del gioco

Il gioco per il bambino è un mezzo per affermarsi e realizzarsi, giocando manifesta se stesso ed entra in contatto con il mondo. Sin da piccolissimo il bambino passa la maggior parte del suo tempo a giocare con manine e piedini, si esplora, si conosce e mette alla prova le sue ...

di Mamma Elisa

10 Giugno 2010

Il gioco per il bambino è un mezzo per affermarsi e realizzarsi, giocando manifesta se stesso ed entra in contatto con il mondo.

Sin da piccolissimo il bambino passa la maggior parte del suo tempo a giocare con manine e piedini, si esplora, si conosce e mette alla prova le sue capacità.

A noi mamme è subito chiara l’importanza del gioco; è evidente che il piccolo giocando compia importanti progressi per il suo sviluppo psicologico: acquista autonomia, misura la sua forza ed esplora il mondo.

Il gioco evolve con il bambino, ovvero cresce e diviene più elaborato con il progredire delle capacità del piccolo.

In questo senso è possibile indicare delle tappe evolutive del gioco attraverso cui si esprimerà la crescita stessa del bambino:

Gioco di movimento – servirà al piccolo per esercitare le proprie capacità motorie;
Gioco di esplorazione – condurrà il bambino a curiosare ovunque, iniziando a conoscere ciò che lo circonda;
Gioco di competizione – servirà al bambino per misurarsi con gli altri e sarà in questa fase che nostro figlio manifesterà la propria personalità;
Gioco di imitazione -il bambino imiterà l’adulto in tutto quello che fa, sarà in questo momento che avrà inizio il gioco di immaginazione;
Gioco collettivo – servirà al piccolo per imparare a socializzare con gli altri e a rispettare le regole della convivenza.

Il bambino tramite il gioco realizza un mondo che lo rappresenta; spesso ai nostri occhi sembrerà ripetitivo, avremmo la sensazione che faccia la stessa cosa un milione di volte. Ma attente mammine: la nostra è una visione superficiale, perché il piccolo mentre smonta, analizza e ricompone è alla ricerca di qualcosa che sicuramente lo ha particolarmente colpito ma che non ha capito. È come se ripetesse le varie fasi di un problema per poi arrivare alla soluzione.

Ricordate sempre che giocando i bambini vivono una situazione magica dove tutto è possibile.



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