E’ una nuvolosa mattinata di Dicembre, è Domenica, il silenzio mi culla, il freddo pizzica la mia pelle, cammino, alzo gli occhi al cielo è un raggio di sole oltrepassa il mio corpo, infondendomi calore, energia, linfa vitale, ottimo nutrimento per il mio spirito. Seduto e circondato dall’odore di legna bruciata sorrido e penso:
“E’ arrivato il Natale, una festività che celebra una nascita, LA NASCITA”.
In un’età come la mia in cui le responsabilità di una vita adulta bussano necessariamente alle tue porte, desidero concedermi un attimo di tregua, chiudere gli occhi e immaginare il Natale….di un bambino.
… E’mattina, poi il sole lentamente saluta il giorno per dar spazio ad una luna chiara come neve che diviene faro di una terra cosparsa da mille luci, che segnalano la gioia di un momento in cui la Nascita è motivo di festa, di allegria, di comunione, di una pace senza limiti, in cui ogni individuo si ferma un attimo a riflettere affiorando in lui la consapevolezza di sé, dei suoi operati e delle sue relazioni significative; alla fine cos’è un regalo di Natale?
E’ nient’altro che lo scambio di pensieri dettati dalla voglia di esserci con e per l’altro.
Secondo voi, miei cari lettori, in che modo un fanciullo ricambia la ricezione di un dono? Con la letterina Natalizia sotto al piatto “di papà”, il quale finge spudoratamente di ignorare fino a quando il figlio non la legge pubblicamente, rigorosamente in piedi sulla sedia e sotto l’occhio vigile dei commensali? Oppure con un semplice “Grazie”?
Quando giunge il mattino del 25 Dicembre non vi fossilizzate solo sul caos che creano i vostri piccoli nel raggiungere di corsa l’albero e scartare frettolosamente i doni; osservate attentamente i loro occhi e i loro sorrisi in quei momenti, io credo che siano delle immagini inspiegabili, irriproducibili, uniche.
Basta la luce che emanano i loro occhi per fornire ai genitori un senso di gioia e gratitudine, per riempire il loro cuore di felicità, di amore, di VITA.
Questo è il clima che si respira nella maggior parte dei casi durante le festività natalizie, in cui, nonostante il clima gelido, i bambini, immersi nel clima di festa amano passeggiare per guardare le luci della città, amano rimanere più tempo arrotolati nei loro piumoni, amano trascorrere più tempo con i loro giochi e i loro amici.
Insomma, Natale è AMORE e un genitore non può e non deve esimersi dal sottrarre questa gioia ai loro piccoli, perché il Natale è anche un momento di relax, un attimo in cui si stacca la spina dalla routine e ci si lascia trasportare dalla volontà, dai piaceri e non più tanto dai doveri.
Un pensiero profondo lo rivolgo a Te, caro bambino, che non puoi goderti il Natale nella maniera più benefica possibile, a Te, che vorresti che ogni situazione si sistemasse per poter ritornare a sorridere, a Te, che desidereresti abbracciare un tuo caro con affetto, a Te che pensi: “Perché proprio a me?”, a Te, che non potrai accomodarti in una tavolata imbandita perché non puoi permettertelo e a Te, che soffri tanto.
Buon Natale a tutti voi bambini, alle vostre famiglie e ai vostri cari
…c on la luce dei vostri occhi posso riaprire i miei e con la gioia nel cuore, mista a un pizzico di malinconia, ritorno a vivere la mia vita di adulto. Vostro Giuliano.