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Il WWF scopre un traffico illegale di tonno rosso

di Mariangela Saulino

02 Novembre 2012

Uno studio commissionato dal WWF rivela che negli ultimi dieci anni oltre quattordicimila tonnellate di tonno rosso sono state commercializzate attraverso Panama dai Paesi del bacino del Mediterraneo tra i quali Italia, Spagna, Turchia, Marocco e Tunisia, per poi essere esportato ulteriormente in Giappone.

Questo commercio illegale è avvenuto all’insaputa della Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni dell’Atlantico e del Mediterraneo, l’organismo internazionale per la gestione della pesca del tonno rosso.

Tutte le navi autorizzate a praticare questo tipo di pesca nell’Atlantico e nel Mediterraneo, nel 2012, devono comparire sia nella lista ICCAT delle navi autorizzate, sia nelle apposite liste nazionali delle navi BFT autorizzati.

In mancanza di tali autorizzazioni è possibile per questi enti di controllo verificare la situazione ispezionando le navi, anche in alto mare.

Marco Costantini, responsabile del Programma Mare del WWF Italia, in prima linea nella lotta alla pesca illegale, rivela che questa è la prima indagine che viene effettivamente compiuta in materia e probabilmente rappresenta soltanto la punta dell’iceberg.

Secondo i dati diffusi nessuna di queste spedizioni sarebbe stata dichiarata all’ICCAT per cui, se la commissione confermasse ciò che è stato scoperto “il fenomeno potrebbe qualificarsi come pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, secondo gli standard della FAO.”

 



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