Cartella esattoriale a bambina di 9 anni,
notizia pubblicata ieri sul Messaggero
Si è risolta dopo solo un giorno l’incredibile vicenda che vedeva protagonista una bambina di 9 anni. Alcuni giorni fa, i genitori si sono visti recapitare a casa una cartella esattoriale di Equitalia a nome della figlioletta. Secondo la cartella la piccola avrebbe evaso il fisco.
“Quando ho ricevuto per posta la documentazione – racconta il papà , conosciuto imprenditore reatino – sono rimasto sbigottito.”
“All’inizio – continua il padre – credevo fosse un errore di nominativo, ma la cartella riporta i dati esatti di mia figlia, con tanto di codice fiscale ed indirizzo corretti.”
L’ufficio recupero crediti della sezione civile del tribunale di Genova, chiedeva infatti il pagamento della somma di 436,32 euro, per un debito relativo a imposte di registro di atti giudiziari non pagati.
La cosa che ha dell’incredibile è che alla data, cui si riferisce questo mancato pagamento, la bambina avesse solo tre mesi di vita.
Per fortuna, grazie al grande clamore suscitato dalla stampa, Equitalia ha provveduto a controllare la cartella in questione, ammettendo tramite un breve comunicato che la cartella esattoriale ricevuta dalla bambina, è nata da un problema del Tribunale di Genova che, per un errore di omonimia, ha trasmesso dei dati sbagliati ad Equitalia.
Il caso è comunque risolto e si sta già provvedendo all’annullamento.
C’è solo da chiedersi come è possibile che non si controlli la data di nascita prima di inviare queste cartelle esattoriali a dir poco ridicole.