Una grande tragedia ieri ha sconvolto gli abitanti di Porto Viro, un paese nella provincia di Rovigo che conta poco meno di 15mila abitanti.
Un appuntato dell’Arma, Renato Addario 52 anni, ha sparato ed ucciso il proprio comandante, Antonino Zingale 49 anni, e la moglie, Ginetta Giraldo 49 anni, togliendosi poi la vita.
Ancora sconosciuto il movente del folle gesto che ha suscitato sconforto tra i familiari delle vittime e generato grande sgomento tra i colleghi della vittima e del carnefice, oltre a scioccare un intero paese.
Ecco i fatti secondo una prima ricostruzione.
Ieri, erano le ore 15:45 circa, Renato Addario, la cui casa non è molto distante dal luogo del delitto, è entrato nel cortile della caserma dei carabinieri servendosi di un ingresso posto sul retro dell’edificio: lì vi ha trovato il suo comandante, Antonino Zingale, intento a lavare la sua auto. Gli si è avvicinato e lo ha ucciso sparandogli un unico colpo alla nuca.
La moglie di Zingale, Ginetta Giraldo, intenta ad effettuare alcuni lavori di giardinaggio, udito lo sparo si è affrettata sul luogo: pochi passi e anche lei è stata uccisa al primo colpo.
Dopo aver compiuto il duplice omicidio, Addario si è poi puntato la propria pistola d’ordinanza contro il volto suicidandosi.
Alcuni carabinieri, dopo aver udito i tre spari, sono accorsi sul luogo del delitto-suicidio, senza però poter intervenire in alcun modo, limitandosi solo a constatare la morte delle vittime e del loro assassino.
I Ris stanno ora provvedendo ad effettuare i dovuti rilievi nella speranza di riuscire a motivare l’insano gesto che, tutt’ora, non ha trovato ancora una valida spiegazione, se non quella di un gesto legato alla pura follia del suo autore, come lo descrive il tenente colonnello Enrico Mazzonetto:
“Un attimo di follia, un gesto folle che non ha alcuna giustificazione. Resta una profonda amarezza nei colleghi carabinieri delle vittime e in tutti c’è una priorità comune: stare vicino alle due famiglie e dare il massimo conforto e sostegno ai familiari”.
Anche il sindaco di porto Viro, Geremia Giuseppe Gennari, che nella giornata di oggi ha istituito il lutto cittadino, non riesce a trovare una motivazione nell’inaspettata tragedia:
“Non c’erano mai stati segnali di discordia o di altri problemi, anzi ho sempre visto grande familiarità all’interno della caserma. Tutta la comunità di Porto Viro è colpita profondamente, anche adesso c’è molta gente davanti alla caserma, una tragedia per tutti ed un grande dolore, perché il maresciallo Zingale era benvoluto da tutti”.