L’autopalpazione del seno è un esame semplice da eseguire, ma che può salvare la vita.
Con pochi e semplici accorgimenti e, soprattutto, a costo zero, si può fare prevenzione e diagnosi precoce di tumore al seno.
Ogni donna, dopo i 20 anni, dovrebbe effettuare l’autoesame del seno con una frequenza di 1 volta al mese.
Inoltre, è consigliabile eseguire l’esame dopo la fine delle mestruazioni, poiché in questo periodo del ciclo il seno è meno gonfio e dolente. E’ oppurtuno effettuare il controllo ad intervalli precisi (esempio: sempre il IV giorno del ciclo).
Questi piccoli accorgimenti consentono di conoscere bene il proprio seno e di carpire ogni piccola alterazione o cambiamento.
L’esame del seno si divide in 2 fasi:
- OSSERVAZIONE
- PALPAZIONE
OSSERVARE:
Osservare il proprio seno davanti allo specchio in 3 posizioni diverse:
- Con le braccia lungo il corpo
- Con le braccia sopra la testa
- Con le mani che spingono sui fianchi e un po’ in avanti;
- Di profilo.
- Eventuale differenza di dimensione e forma dei seni;
- La presenza di rigonfiamenti;
- Retrazione dei capezzoli;
- Cambiamento del colore della pelle, eruzione cutanea o presenza di pelle a buccia di arancia;
- Arrossamento e desquamazione della cute della mammella o del capezzolo;
- Presenza di tumefazioni.
Si consiglia l’osservazione anche di profilo.
PALPARE
La palpazione si esegue in posizione eretta e in posizione supina.
IN POSIZIONE ERETTA
Si porta il braccio destro dietro la testa e con la mano sinistra si esamina il seno destro e l’ascella, successivamente, nello stesso modo, si esamina il seno sinistro.
IN POSIZIONE SUPINA
Con un cuscino posizionato sotto la spalla destra e con la mano destra sotto la testa si esamina seno e ascella sinistra e viceversa.
COME SI ESEGUE LA PALPAZIONE?
Con i polpastrelli chiusi della mano si effettua una leggera pressione sul seno operando piccoli movimenti cirolari.
Esistono vari modi di eseguire l’autopalpazione:
- A quadranti (o movimento radiale): si divide il seno in quadranti e per ogni singolo quadrante si eseguono movimenti dal centro verso l’esterno del seno e viceversa;
- In verticale: eseguendo movimenti “su e giù” facendo attenzione a ricoprire tutta l’area del seno e dell’ascella.
- A spirale: partendo dall’area intorno al capezzolo verso l’esterno o viceversa.
COSA SENTIRE?
-presenza di nodi a carico della mammella e del cavo ascellare
– presenza di dolore che aumenta esercitando una pressione con le dita
Infine spremere il capezzolo per verificare l’assenza di secrezioni ematiche o siero-ematiche.