La terra è biologia, attiva chimica degli elementi, produttivo divenire in perenne cambiamento.
Sempre più raramente e con sempre minore attenzione l’uomo considera il fatto che il nostro pianeta è vivo. Inquinamento, abuso delle risorse naturali essenziali ed eccesso dei consumi determinano un cattivo stato di salute e di conservazione della Nostra Terra.
La terra, intesa come complessa struttura viva e vitale, ha una propria forza e possiede un personale potenziale energetico.
Sfortunatamente il progresso ha sopraffatto l’equilibrata energia della terra, non solo l’ha sminuita ma ha negato i delicati equilibri fisiologici propri del pianeta che ci nutre e ci ospita.
Adesso è allarme rosso: la terra è in riserva energetica e gli esperti chiedono una rivoluzione culturale oltre che dei consumi e delle abitudini mondiali.
Prestando massima attenzione alla biologia del pianeta ogni anno l’organizzazione non governativa Global Footprint Network calcola l’impronta ecologica della terra.
- Cos’è l’impronta ecologica della terra?
L’impronta ecologica della terra, in una massima esemplificazione, rappresenta il rapporto tra le risorse naturali del pianeta e l’impatto della vita umana su di esso.
Terra, aria e mare sono elementi biologicamente produttivi e le risorse che essi generano entrano nel ciclo vitale del pianeta e della vita dell’uomo.
Tuttavia le energie come si producono così si consumano.
Le energie naturali una volta consumate necessitano di un certo lasso temporale per rigenerarsi.
Inoltre la vita dell’uomo sul pianta produce scorie e rifiuti diversi da quelli naturali e non umani. La terra, dunque, si trova costretta a smaltire il pattume umano che col progresso è sempre maggiore e sempre meno naturale e naturalmente degradabile.
La New Economics Foundation di Londra calcola il rapporto tra la complessità delle risorse naturali di cui Terra può disporre ogni anno e l’impronta ecologica.
Ponendo il bene terra in rapporto all’esistenza dell’uomo sul pianta attualmente per reggere l’impatto della vita umana occorrerebbero un globo terrestre e mezzo.
Gli scienziati hanno annunciato ieri, 22 agosto 2012, l’Overshoot Day ovvero il giorno in cui la Terra ha esaurito le sue risorse annue naturali.
Da oggi si viaggerebbe in riserva, ma una riserva propriamente intesa non esiste perché da anni ormai queste risorse naturali si esauriscono con diversi mesi di anticipo.
Il primo Overshoot Day dell’umanità è datato 19 dicembre 1987; nel 1990 l’ Overshoot Day cadde il 7 dicembre e nel 1997 fu il 26 ottobre.
Solo rispetto al 2011 la Terra ha esaurito le sue risorse naturali con 36 giorni d’anticipo.
- Cosa scarica le batterie della terra?
Il sovra consumo è nemico della natura, esso assorbe risorse idrica, aumenta il rischio della desertificazione, ridiuce le scorte d’acqua a tutto danno delle coltivazioni e della produttività del globo, è alla base degli stock ittici e incide in maniera rilevante sui cambiamenti climatici.
Stiamo condannando la terra a morte? E se così fosse staremmo condannando le generazioni future a non avere una terra?