La bella attrice polacca Kasia Smutniak, si racconta a “Vanity Fair” .
Parla della sua vita e soprattutto dei mesi successivi alla morte dell’uomo che amava: Pietro Taricone, scomparso in un tragico incidente il 29 Giugno del 2010 mentre praticava paracadutismo.
A due anni dalla scomparsa del Guerriero, Kasia rivela la stabilità che è riuscita ad avere grazie al suo attuale compagno Domenico Procacci, produttore molto amico di Pietro, che le ha restituito il sorriso.
Ma la vita di questa donna, una tra le più belle del cinema di oggi, non è tutta rosa e fiori come sembra:
Kasia lotta ogni giorno per andare avanti e per mantenere vivo l’amore per Domenico unito a quello del suo Pietro e della figlia Sophie avuta dall’uomo.
“Non mi dispiace parlare di Domenico, mi dispiace che si facciano delle semplificazioni, che si tirino conclusioni, che si voglia vedere sempre e a tutti i costi l’happy end. Ci sono già passata. Di me, due mesi dopo la morte di Pietro, si diceva: “Adesso sta bene”, solo perché mi avevano fatto una foto in cui tiravo un sorriso. E poi la gente, che non ti conosce, giudica.
Per tante persone che, quando Pietro è morto, mi hanno scritto lettere bellissime e piene d’amore, raccontandomi le loro sofferenze, condividendole con me, ce ne sono state anche altre che mi hanno avvicinato e detto cose brutte. Io devo proteggermi – me, Domenico, mia figlia, la famiglia di Pietro che è la mia famiglia – da queste persone che pensano che la vita sia qualcosa di non vero, un telefilm. Siccome mi vedono al cinema o sui giornali, forse pensano che io sia finta, che viva in un mondo magico in cui, se il cane fa la cacca per terra, io non pulisco. Perché se invece sapessero che sono vera, nessuno potrebbe scrivere che io, a due mesi dalla morte del mio compagno, rido e sto bene. Non è così.
Amare di nuovo, dopo Pietro, è un lavoro quotidiano. Tenere insieme il ricordo e l’amore di chi c’era con quello per chi c’è. Certi giorni viene meglio, certi giorni è più difficile. Rimane tutto del passato, ma la vita apre spiragli in cui le cose entrano e ti danno la forza di andare avanti. Non è un lavoro solo mio, ma anche di Domenico e di Sophie. È un grande sforzo che ha i suoi lati difficili e anche quelli belli, naturalmente. È un flusso, non un lieto fine”.
Kasia è una donna che ha seguito il suo cuore, che lotta ogni giorno per la serenità della sua famiglia, portando dentro di sé, l’amore per Pietro che l’amava più di ogni altra cosa.