La scorsa notte per i terremotati dell’ Emilia Romagna è stata una nottata semi-tranquilla.
La terra ha continuato a tremare ma in modo abbastanza lieve. Infatti la scossa più forte registrata è quella di magnitudo 2.9 che, fortunatamente, non ha causato ulteriori danni alle popolazioni che ormai sono allo stremo.
Intanto alcuni dati rilevati dal Cnr, dall’ Asi e dall’ Ingv, e successivamente diffusi attraverso una nota mostrano una regione che si sta letteralmente innalzando.
La Protezione Civile, dopo la forte scossa di terremoto del 20 maggio, aveva chiesto l’ attivazione di un monitoraggio sulla zona colpita dal forte sisma da parte dai satelliti radar della costellazione Cosmo-SkyMed, dell’ Asi (Agenzia Spaziale Italiana).
Le misure rilevate in questa operazione ha permesso all’ Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e all’ Inrea-Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di sviluppare una mappa che mette in evidenza lo spostamento della regione emilano-romagnola.
“Le nuove acquisizioni radar – si legge nella nota emessa dagli istituti – dei satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed, programmate dall’Agenzia Spaziale Italiana su tutta l’area in cui sono in atto fenomeni sismici, hanno permesso di studiare gli effetti permanenti dei movimenti del suolo, causati dalla scossa del 29 maggio, e di valutare un sollevamento dell’area fino a 12 cm”.
La zona interessata dallo spostamento misura circa 50 km quadrati e comprende le province modenesi, da Mirandola a San Felice sul Panaro.